50. Sera galante

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Rita non ci mette molto a trovare la ligure nella piena sala da ballo, con donne e uomini d'alto rango che danzano o discutono ai bordi della pista.

Non é mai una vera impresa provare a trovare Rosa, se é ancora in sala. Basta fiancheggiare i lati della stanza e, ad un certo punto, o su una sedia in una posa scomposta o davanti un tavolo pieno di cibo, é facile trovare la piccola regione imbronciata.

Il fatto che il suo odore di regione spicchi fra la marasma di altri miasmi da umani é poi un punto a suo favore.

E così la trova, cipiglio in volto, braccia conserte e gambe accavvalte, che rendono ancora più voluminoso il vestito azzurro pieno di fronzoli che indossa.

<Finalmente ti ho trovato! Mi hanno preso Roberto mentre stavamo conversando, ballando un po' in un angolo della sala, e piuttosto che rimanere in compagnia di certa gente sono venuta a cercarti.> spiega Rita.

Subito dopo si siede sulla sedia vicino a quella dell'altra regione, cercando di non rovinare l'ingombrante vestito dorato.

<Sembri un pulcino di tulle.> commenta Rosa, sorseggiando un frizzante vino bianco da un flute di cui la sarda non si era accorta prima.

<E tu stai bene.> la complimenta Rita, ormai vezza al modo di parlare dell'altra regione.

<Strano che tu sia col vestito e non un completo come quello di Roberto.> aggiunge la più alta dopo qualche secondo passato ad osservare la gente che balla e conversa.

<Mi sentivo di indossare un abito “come si deve”, oggi…> risponde Rosa sulla difensiva e la sarda sorride e afferma: <Non c'è nulla di male nel trovare belli i vestiti.>

<Lo so! É che… so che se altri lo sapessero penserebbero "Oh, finalmente si comporta come una signorina" e fanculo loro! Io sono chi sono e di sicuro non cambio per loro.> borbotta la ex repubblica marinara.

La sarda annuisce.
<Tu… Tutto ok? Ti hanno dato un corsetto decente o si ostinano a dartene di merda?> domanda Rosa dopo un altro po' di silenzio, a mezza voce, quasi timidamente.

Rita sorride dolcemente e risponde: <Sono riuscita a procurarmene alcuni decenti e, a meno che la vipera non sia presente mentre mi vestono, uso solo quelli.>

<Buon per te. Son davvero stronzi a farti indossare dei corsetti per altre forme e dare la colpa a te. Stronzi su tutto, in realtà.> asserisce la più bassa, muovendo un po' una mano.

<Attenta al tono, non vorrei che Roberto ci sentisse.> si preoccupa la sarda, parlando a mezza voce, appena udibile sopra la musica prodotta nella stanza.

<Deve svegliarsi e smetterla di fare il loro cane.> ribatte lapidaria Rosa.
<Vuole solo dei riconoscimenti, venire comunque preso in considerazione positivamente, e quelli sono i suoi capi, la massima fonte… Ma mi spiace, non se lo merita. Povero Savo.> commenta Rita, il tono leggermente triste.

<Stavate parlando di me?> domanda il piemontese, avvicinandosi alle due sorelle.
<Sì, stavamo discutendo di quanto ci stupisca che siano ancora presenti tanti di quei dolcetti sui vassoi anche se sei in sala.> svia la ligure, un piccolo ghigno in volto.

<Sempre dolce, Rosa.> commenta il piemontese ironico, anche se il suo volto rimane invariato.
<Ah, lo so.> afferma divertita la piccola regione.
<Beh, io sono stata definita un pulcino, se ti può consolare, Savo.> si intromette Rita allegramente.

Roberto abbozza leggermente un sorriso; un solo angolo della sua bocca si alza, ma per la regione con cui é sposato é già abbastanza.

<Beh, a me sembri più una stella.> la complimenta il piemontese, sincero.
<Che tenero!> asserisce la sarda con gioia.
<State iniziando a prendere questa cosa della coppia con troppa serietà-> borbotta Rosa ruotando gli occhi.

<S-stavo solo p-p-provando a fare un complimento!> si difende il piemontese, arrossendo leggermente sulle gote.
Nonostante sia una maschera di pietra, alcune volte sa sciogliersi e pare un grande e imbarazzato bambino.

<E sei stato bravissimo.> lo complimenta Rita, alzandosi in piedi. Prende delicatamente le mani del suo sposo (da costretta, perché sarebbe suo fratello) e lo bacia fraternamente sulla guancia.

Affermare che dopo quel gesto Roberto si fermi, confuso e disorientato, é un eufenismo. É letteralmente immobile sul posto, parendo quasi una statua finemente scolpita.

<Robiii, posso darti anche io un bacino~?> domanda con finto tono innocente Marie, praticamente spuntando da dietro il piemontese.

Sorride vistosamente mentre osserva il fratello maggiore in volto e aspetta una risposta.
<Ecco, lei sembra un ciuffo d'erba.> commenta Rosa, ridacchiando.

La giovane regione incrocia le braccia, offesa perché lei adora il vestito verde che sta indossando e sicuramente non é un ciuffo d'erba.

<Maleducata!> si imbroncia Marie, gonfiando le guance.
<Son solo onesta~> quasi canticchia la ligure, il suo ghignetto divertito in volto.

<Rosa, fa la brava, su.> Rita prova a calmare l'indole semi-bellicosa della ex repubblica marinara.
Nel mentre, Roberto si china e bacia velocemente Marie sulla fronte, affermando: <Non imbronciarti, non ti dona.>

La valdostana, all'istante, rimane stupita dal gesto, poi emette una sorta di squittio di gioia.
Allaccia le braccia attorno la vita del piemontese, che intanto si é rimesso diritto in piedi, e inizia a dire velocemente un mucchio di smancerie.

Il povero Roberto, pietrificato per il contatto non voluto con Marie, chiede aiuto con lo sguardo alle altre due regioni.

Rosa ridacchia di gusto e asserisce a voce bassa: <Ti sei fregato da solo, ora ti tieni la cozza~>
Rita, più comprensiva, sorride dolce e sillaba: <Per due minuti lasciala felice.>

E così il piemontese sospira e accarezza piano la testa di Marie, che palesemente non ha intenzione di lasciare il più alto, reclamando altri bacini.

La notte é ancora giovane e pare lunga, lì alla corte dei Savoia… ma tutti insieme il tempo passa più in fretta e piacevolmente.




N/A: questo capitolo non é stato richiesto da nessuno di voi, era un capitolo che ho voluto scrivere di mio, anche nel caso che nessuno scrivesse idee.

Anche se siete stati meravigliosi, con tante belle idee, e ho intenzione di scriverle tutte.
Con calma, ovviamente 😅

Ma inizio già dalla prossima settimana!

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