1. Una mattina tipica - Nord Italia

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Di solito, negli Stati normali, le regioni (o come sono chiamate nel loro Paese) sono coordinate e solitamente in pace fra loro... peccato che ciò non accada a casa Vargas, dove ogni mattina si scatenano putiferi che durano preferibilmente tutto il giorno.
Non c'è dunque da stupirsi se ogni tanto, specialmente Lovino, ha istinti omicidi verso le regioni e non solo loro, ma a chiunque gli si avvicini!

Tutto il casino inizia poco dopo le 6:30 del mattino quando un urlo maschile di puro terrore si diffonde per le pareti delle camere da letto delle regioni dell'Italia del Nord, specialmente in quella occidentale.

L'urlo appartiene al piemontese Roberto che, come più frequentemente di quanto vorrebbe, si è risvegliato al sentire una presenza non gradita accanto a sé nel proprio letto. Aperti gli occhi, realizza con terrore che è come ogni volta Marie, quella mezza pervertita che proprio non ne vuole sapere di demordere con lui. 

Perciò, in pieno stile Feliciano, si catapulta fuori dal letto spaventato, dando rovinosamente una facciata al pavimento di mattonelle fredde.
<Mon amour, perché devi sempre fare così?> si lamenta Marie, scostandosi da davanti al viso una ciocca di capelli scuri, mossi come quelli della nazione francese. 

A forza di stare con quello sfacciato pervertito, la piccola regione aveva finito per adottare molti dei suoi aspetti. E la val d'aostana pare adorare anche la vicina regione, il Piemonte, tanto da insistere a volerci andare a letto e "amarlo con tutta sé stessa", nonostante il disprezzo dell'altro e i mille rifiuti.

<N-n-no-non sono il "tuo amore", p-p-pazza! E-e-e adesso esci!> prova a dire Roberto, la vigliaccheria che già lo fa balbettare, mentre si mette a sedere per terra.
<Ma sono appena arrivata!> ribatte Marie, sporgendosi dal letto e provando a sfiorare Roberto, che si scosta fulmineo. Il ricciolo che la denota come una Vargas, prima perfettamente a forma di cuore, si affloscia un po' mogio nella dolce forma.

<Lasciati vezzeggiare un po'...> tenta dolce la castana, venendo sempre evitata dal piemontese, già di suo molto poco affettivo/propenso ai tocchi altrui.
<NO! Trentino, aiuto!> urla il ragazzo, alzandosi da terra e dirigendosi verso la stanza dell'altra regione a statuto speciale più vicina, sperando che essa lo difenda. Mentre scappa, non manca di farsi fuoriuscire dalle labbra un <ve> disperato, che si disperde nell'aria.

<Ma, mon amour...!> fa Valle d'Aosta, diventata stizzita. La ragazza, bassa e minuta, agilmente salta giù dal letto e, nella corta vestaglia da notte, segue l'amato.
Intanto Roberto è già alla porta di Trentino, battendo rapidamente il pugno sulla porta della stanza. Dopo un istante, la porta si apre e compare davanti i suoi occhi il ragazzo biondino cenere che è la sua ancora di salvezza.

<Bruno, ti prego, ti supplico! Marie-> prova a spiegare Piemonte, per venire interrotto da una figura che gli si arpiona addosso, il suo peggiore incubo.
<Mien, veh-hen-hen-hen!> strilla in francese la castana, aggiungendoci la sua reinterpretazione del tic verbale di Feliciano mischiato alla strana risata di Francis, mentre si stringe al ragazzo desiderato, legandogli le gambe ai fianchi e allacciando le braccia al suo collo.

Roberto piagnucola mentre cerca di scollarsela di dosso.

Bruno, già stanco di quel teatrino, alza il braccio per raggiungere Marie. La prende per una spalla e la stacca dall'altra regione, che lo guarda con occhi pieni di ringraziamento.
<Valle d'Aosta, non riesci a capire che invadere lo spazio personale di qualcuno e molestarlo non sono cose da fare?> inizia il ragazzo, gli occhi cerulei che fissano quelli marroni leggermente screziati di verde della ragazza.

<Che ci posso fare, ami? Sono fatta cos->
<Ci sono regole e le si rispetta, Aostatal. E tra queste c'è da rispettare lo spazio vitale altrui e non importunare gli altri, specialmente se sessualmente. Capito?> 
<MA-!> strilla la ragazza, indispettita, volenterosa di difendersi.

Casa Vargas- Le regioni d'ItaliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora