49. Serata iniziata bene, proseguita male e finita in cibo

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🚩N/A: vi chiedo di leggere attentamente il n/a alla fine perché é molto importante per me e in primis riguarda questa storia, grazie mille!🚩

<Qualcuno di voi due mi ricorda come siamo finiti così?> domanda retoricamente, esasperato, Maurizio.

Il marchigiano sta facendo da crocerossina, aiutando il malconcio friuliano a trattarsi le ferite.

Domenico non dice nulla mentre massaggia con una mano, per come può, una delle due braccia, doloranti dallo spiacevole scontro di prima.
Ma sicuramente guarda con accusa il fratello seduto accanto a sé sul muretto pieno di scritte e murales fatti con bombolette di colore.

<Sono una testa calda, lo so!> sbuffa seccato Aleksander, lasciandosi poi lasciare un versetto di dolore quando Maurizio versa dell'acqua ossigenata su un vistoso graffio in fronte.

<Per fortuna ci rigeneriamo in fretta e tanto le malattie degli umani non ci possono prendere… ma meglio non rischiare e fare una pulizia precisa.> borbotta nel mentre a mezza voce il marchese, volendo volutamente ignorare per ora il bisticcio che si sarebbe creato.

<Lo so benissimo, si vede osservandoti cinque secondi, se non di meno. Ma questo non ti giustifica a trascinarci in una rissa.> lo rimprovera Domenico, che odia dover combattere in qualsiasi modo, se non perché deve difendersi e la persona davanti a sé non vuol sentire ragione.

Ma in ogni caso il suo tono é pacato, caldo e basso. Se non fosse per lo sguardo giudicatore, solo ascoltandolo, si direbbe che stia confortando più che sgridando.

<Ehhhh, lo so! Ma mi hanno innervosito… ed é tutto oggi che la sfiga ce l'ha con me!> prova a difendersi debolmente Aleksander.

<Così tanto? Eppure mi é parso volessi venire a questa fiera con le giostre tanto quanto noi.> commenta l'abruzzese, come divertito dal comportamento bambinesco del settentrionale.

<Erano tutte piccole cose, ma nel complessivo mi hanno irritato tantissimo! E quello stronzo che mi ha fatto cadere i miei popcorn, non mi ha chiesto scusa! Anzi, mi ha dato la colpa!> sbotta Aleksandr, muovendo un po' le mani con enfasi.

Maurizio si tira indietro prima di ricevere una manata in faccia, guardando un po' male il fratello.
Aleksander gli rivolge una occhiata, fissa il terreno, borbotta qualcosa che assomiglia ad uno «Scusa» e dalla cassetta prende un cerotto che si mette dove sente la ferita pulsare in fronte.

Maurizio, sapendo che é il massimo che può ottenere da lui, si riavvicina e gli passa il batuffolo di cotone, imbevuto di perossido di idrogeno, su tutta la faccia, nell'eventualità vi siano piccoli taglietti superficiali non notati.

<Sì sì, la storia la so… Eravamo già lì. O, per dirla meglio, tu ci hai visto nel raggio di qualche metro e ci hai trascinato in mezzo.> afferma l'abruzzese, facendo un po' incassare le spalle al friulano.

É permaloso e odia sentirsi dire i propri errori e/o difetti.
Ma é anche vero che non li può fuggire e se vuole diventare perfetto, intoccabile, deve accettarli e imparare da essi.

Ma non rinuncerà mai a bestemmiare, bere in quantità esagerate e usare un vocabolario molto scurrile.
Lo rendono quel che é, senza non é lui, e 'fanculo la perfezione se non ne rispetta i canoni.

Ne creerà lui altri.

<Finito!> dichiara soddisfatto il marchese, riponendo l'acqua ossigenata nella cassetta e buttando il batuffolo di cotone sporco in un cestino vicino.

Almeno ha rotto il silenzio.

<Riportiamo la cassetta e cerchiamo di dimenticare questo spiacevole incidente?> propone l'abruzzese al marchigiano, che annuisce.

Aleksander si mordicchia l'interno della guancia dalla frustrazione, per poi sbottare: <Scusate! Mi dispiace averti rovinato la serata!>

Le altre due regioni lo guardano chiaramente stupito, perché si sente che é sincero (e come ciò gli costi tanto).

<C'è… qualcosa che posso fare sul momento per scusarmi?> propone il friulano dopo qualche manciata di secondi in silenzio.
L'abruzzese e il marchigiano restano ancora più stupiti di prima.

<Se ci compri qualcosa da mangiare ad un baracchino. Io prendo lo zucchero filato più grande che c'è.> afferma con un mezzo sorriso Domenico.

<Allora io… crede comprerò dei popcorn.> dice poco dopo Maurizio.
Aleksander si alza dal muretto con un sospiro teatrale ed esclama: <D'accordo, come volete voi! Ma così mi spolpate il portafoglio!>

<Che hai, solo 10€?> domanda ironico Domenico.
<Eh, più o meno.> commenta il friulano, facendo ridacchiare il marchigiano.

E così le tre regioni se ne vanno via dal muretto, restituendo la cassetta medica e poi tutti gustandosi qualcosa preso ad un baracchino… tutto a spese di Aleksander, per sua grande gioia.


N/A: un capitolo idiota e senza pretese.

E, ufficialmente, ho finito il 5° giro di storie sulle regioni (sì, tengo il conto in giri e in ogni giro ogni regione compare in un capitolo, massimo due, ma allora in uno dei due come "comparsa").

🚩E, dato che le letture calano (e va beh, é inevitabile, questa storia é di nicchia) volevo chiedervi se preferireste proporre voi degli argomenti di capitoli.🚩

Non so, volete sapere di più su certi personaggi (che sia il loro passato o fatti attuali) o siete curioso di come certi personaggi insieme agirebbero in varie situazioni...

🚩Quindi io ora vi propongo di poter dire la vostra a fine capitolo, di suggerire voi quello che vorreste leggere.🚩

Se non commentate nulla (spero di no, ma l'opzione c'è sempre), allora continuerò a modo mio finché non penserò di aver fatto abbastanza "robbah".

Se commentate, appoggiando l'idea e dando spunti, sicuramente scriverò tali capitoli, intervallandoli forse a capitoli che scrivo io perché ci tengo personalmente.

Grazie a chiunque abbia letto fin qui e grazie ipoteticamente a chiunque abbia commentato, il miglior feedback che si può ricevere su questa piattaforma.

Dato questo, ciao ciao e alla prossima settimana!

Casa Vargas- Le regioni d'ItaliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora