PARTE PRIMA - Capitolo 6

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   Quella villa rivestita di pietra era un fiore all'occhiello per quel delizioso quartiere della città.

   Greenville, situata sulla punta meridionale del lago Mosehead, era una cittadina piuttosto contenuta e tranquilla, peculiarità tipica del Maine, lo stato più esteso ma meno abitato della sponda atlantica. In quel periodo dell'anno, fortemente incitata dal clima fresco, la vitalità del posto raggiungeva il picco più alto di tutta la stagione. Molto probabilmente anche di tutto l'anno. La popolazione, a cavallo tra i caldi mesi di giugno e ottobre andava aumentando, alimentata dal discreto turismo. La fortuna di Greenville, come del resto accadeva per tante altre località del Maine, stava proprio lì. Lo specchio d'acqua sul quale si affacciava faceva parte, assieme al vicino monte Kathadin ed a altre interessanti distese boschive, del Baxter State Park, un'interessante attrattiva paesaggistica e naturalistica. E poi, a Greenville si potevano abbinare tranquillamente le principali comodità richieste dalla vita cittadina, quali grandi centri commerciali e divertimenti vari, e la serenità di una permanenza rilassante a contatto con la natura. La bellezza di tutti quei posti riempiva di grande orgoglio gli abitanti del Maine: a parte le spettacolari scogliere rocciose affacciate sull'Atlantico, a qualche chilometro di distanza da lì, si alternavano con strabiliante armonia romantici boschi, chiari corsi d'acqua, laghi e silenziose cime frastagliate. Gabbiani, cormorani, strolaghe: laghi e coste erano il loro habitat naturale. Andando per boschi sarebbe stato anche possibile, ma decisamente sconsigliato, imbattersi nel temuto Grizzly. Avere un faccia a faccia con un bestione di seicento chili, magari femmina e con dei cuccioli al seguito, non sarebbe stata certo una bellissima esperienza.

   Questa regione degli Stati Uniti, che ottenne l'indipendenza dalla lontana Inghilterra solo attorno al 1820, pare avesse affascinato anche lontani visitatori transoceanici sin dal X secolo. Antichi navigatori europei, i Vichinghi scesi dalla fredda Groenlandia, probabilmente ne avvistarono per primi le coste. Poi arrivarono parecchi secoli dopo francesi ed inglesi, che si contesero a lungo la zona. Il resto è storia recente.

   Dave percorse rapidamente i quartieri centrali di Greenville, portandosi poi sul lato periferico affacciato al lago, del quale si poteva ammirare lo scintillante balenio di luce. Casa Metzelder si distribuiva armonica su due livelli, nel centro di un rilassante ed ampio parco, per lo più tappezzato di abeti verdi e lussureggianti. Il piano sopraelevato era costituito dalla zona notte e, adiacente, lo studio; quel luogo di lavoro era stato studiato appositamente per essere il più possibile tranquillo e rilassante. Tra le altre cose formava un delizioso soppalco panoramico sul soggiorno a vetrate oscurate. Espediente questo che permetteva a chi era in casa di ammirare nitidamente l'esterno, ma chi invece si fosse trovato fuori nulla avrebbe visto dell'interno, se non affacciandosi con il naso schiacciato sulla liscia superficie vetrata.

   La restante zona giorno era costituita da un imponente atrio di ingresso, la cui parte attigua al soggiorno, che ne costituiva la porzione nettamente più abbondante, era adibita a biblioteca, la famosa biblioteca di casa Metzelder, di cui ogni abitante di Greenville ne ammirava e invidiava al contempo il contenuto. Si trattava di un complesso labirinto di scaffali, contenenti opere di qualsiasi genere, argomento ed autore; un'imponente collezione scrupolosamente suddivisa sulla base del genere.

   La raccolta era nata quasi per scherzo, per poter riempire in modo originale quello spropositato spazio vuoto, proprio lì in mezzo alla casa, pensò Dave posteggiando la propria auto nell'apposito vialetto. Non si sorprese nel dover ammettere che a poco a poco lui ed Ellen si erano innamorati di quel posto, cosi affascinante ed eccitante.

   Quel posto era costato parecchi sacrifici a lui ed a Ellen nel corso degli anni, e proprio per quello ora la loro casa rappresentava un elemento fondamentale della loro vita coniugale.

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