PARTE TERZA - Capitolo 9 (II, prosegue...)

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   Seppure di poco, Dave aumentò il passo (...va bene per di qua. Adesso dovrebbe esserci... eccolo), raggiunse un bivio e svoltò a sinistra, seguendo una piccola scia di erba calpestata. Si fermò, aveva sentito qualcosa. Un movimento, un fruscio. Gli sembrò che quell'aria immobile fosse animata da un soffio leggero, un alito di vento invisibile accompagnato da un movimento appena percettibile delle fronde più leggere della vegetazione. Poi di nuovo calma, immobilità assoluta.

   Tutto era buio. E troppo silenzioso.

   Proseguì per quella sorta di sentiero, appena intuibile nella fastidiosa erba alta, un passaggio teso nella vegetazione scura che il pallido chiarore lunare non riusciva a rischiarare.

   Dovrei esserci quasi.

   Dave si stava velocemente avvicinando a qualcosa, forse un oggetto o forse un luogo. Non aveva idea di cosa si trattasse, ma quell'ambiente selvaggio, quel luogo buio non gli era completamente nuovo. Nel sogno si stava lasciando trasportare dall'intuito, dalle sensazioni e forse (se lo sentiva che era proprio così...) da un vecchio ricordo.

   Poi, all'improvviso il silenzio si frantumò.

   Il signor Metzelder non ne era certo, ma era improbabile che si trattasse di un animale notturno. Sembrava piuttosto...

UN DOLORE OSCURODove le storie prendono vita. Scoprilo ora