Ecco i motivi per i quali l'impatto della drammatica notizia, a poco dalla morte di Ellen, non l'aveva urtata con violenza inaudita come nel caso di Dorothy o di altri parenti e amici.
<<In effetti sono venuto perché qualcosa di importante c'è, e quindi vi dovevo parlare. Direi che è una cosa piuttosto delicata.>> annunciò con voce ferma Dave. E non fu certo una cosa semplice mantenere una certa serietà nel tono di voce: avrebbe tanto desiderato dare libero sfogo a delle goffe risate. A delle risate divertite, fragorose. Come poteva non essere divertito all'idea che quanto stava per annunciare non aveva basi reali (per la verità non aveva assolutamente nulla di reale), gli era stato suggerito dalla moglie da poco scomparsa e dalla figlia del più grande bastardo menefreghista che abbia mai conosciuto, durante un banalissimo sogno? Per un attimo alquanto intenso temette che la pazzia, dopo mesi di incessanti e pressanti tentativi, avesse fatto breccia.
Avrebbe voluto ridere e urlare con la noncuranza di un pazzo.
Accantonò delicatamente quell'idea, senza neppure vergognarsi troppo di ciò su cui aveva meditato. Dopo tutto, una persona è pazza solo quando sono gli altri a definirla tale. Ci fu poi un altro motivo, decisamente più importante, per il quale decise di mettere da parte quelle sensazioni, il motivo stesso per il quale era entrato in casa Ljungberg.
Tra mille pensieri contrastanti, Dave si sentiva addosso lo sguardo scettico di Mike.
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UN DOLORE OSCURO
HorrorLibro selezionato per la pubblicazione con DZ EDIZIONI di Roma. www.dark-zone.it https://www.amazon.it/s/ref=nb_sb_noss_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&url=search-alias%3Daps&field-keywords=giuseppe+calzi Vincitore del premio Debutto di...