Poi un altro problema attirò la sua attenzione: come avrebbe raggiunto in tutta sicurezza la sua Mercedes, nei parcheggi al piano seminterrato? Durante questa inquietante riflessione, il suo telefono cellulare avvertì, con un suono perfido, acuto e penetrante, l'arrivo di un messaggio.
La donna, dopo averne visionato il contenuto, emise un gridolino infantile di paura, un suono incondizionato dovuto al panico. Quasi il cellulare le scivolò tra le mani e rischiò di finire a terra. Era in preda alla disperazione, e a fatica si reggeva sulle gambe tremanti.
>> DEVI PAGARE.
A causa della paura, si girò più volte su sè stessa, lanciando profonde occhiate in ogni direzione, spaventata dalla possibilità di trovarsi faccia a faccia con quel pazzo. Si sentiva come spiata. Ma nello studio non c'era nessun altro. Ciononostante la tensione salì ulteriormente. Monica Clujsters dosava attentamente il respiro, non senza fatica, nel tentativo disperato di fare meno rumore possibile.
Con una mano raccolse a fatica un grosso plico di documenti, di cui in realtà in quel momento ignorava la natura. Non le importava nulla di che documenti fossero. Con l'altra mano ne raccolse degli altri; poi chiamò Henry, l'anziana guardia, e gli consegnò entrambi i pacchi.
<<Henry, dovrebbe farmi un grosso favore. Ora io me ne vado, scendo a prendere l'auto, e lei dovrebbe portarmeli nel bagagliaio.>>
La voce le tremava, senza molta possibilità di controllo. Il suo viso era del colore candido della neve. La guardia se ne accorse e le chiese:
<<Tutto bene dottoressa?>>
Non andava bene niente, eppure Monica Clujsters cercò di far sembrare che fosse la serata più tranquilla della sua vita. Il guardiano non replicò, nonostante le sue impressioni fossero completamente opposte.
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UN DOLORE OSCURO
HororLibro selezionato per la pubblicazione con DZ EDIZIONI di Roma. www.dark-zone.it https://www.amazon.it/s/ref=nb_sb_noss_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&url=search-alias%3Daps&field-keywords=giuseppe+calzi Vincitore del premio Debutto di...