PARTE TERZA - Capitolo 8 (III, prosegue...)

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   <<Ci penso io, adesso vado a controllare.>>

   Sistemata con le gambe distese sul comodo divano, Dorothy Ljungberg stava scorrendo una rivista di attualità. Non che la donna si stesse intrattenendo piacevolmente, leggendo qualche particolare articolo curioso di suo interesse, o per lo meno degno di nota; stava solo sfogliando distrattamente quel periodico, nel tentativo di riempire un piccolo spazio di tempo vuoto, nell'attesa che il pranzo fosse pronto.

   Mike girò accuratamente un'altra pagina, osservando Dorothy alzarsi e dirigersi verso la cucina, senza prestarvi grande attenzione. Appena dietro al divano, su un mobiletto scuro non più alto di un metro, il ragazzo scorse, in una posizione prima coperta per intero dal corpo disteso della signora Ljungberg, alcuni quadretti di famiglia. In tre di quelle cinque cornici apparivano le figlie, ed in tutte vi erano riprese le rassicuranti espressioni del povero Jonathan Jonh Ljungberg.

   Quando quell'uomo riusciva a rilassarsi, ad assumere un aspetto sereno, doveva realmente emanare qualcosa di molto rassicurante, sembrava una figura di conforto, di protezione. Mike non aveva mai avuto la fortuna di conoscerlo di persona, ma le sensazioni che provò furono quelle.

   Proprio nel momento in cui il giovane cercò di datare gli attimi in cui furono immortalate quelle immagini, la sua attenzione fu rivolta totalmente a Dolly.


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