PARTE SECONDA - Capitolo 13 (X, prosegue...)

187 86 11
                                    

   Sentì un brontolio, un rumore gutturale, cavernoso, dotato di un improbabile eco, almeno in un posto come quello. Dopo pochissimi attimi di inquietante silenzio, il brontolio riprese con maggiore vigore, tramutandosi ben presto in un ringhio spettrale, rabbioso.

   Cosa sta succedendo? Chi e perché vuole spaventarmi... terrorizzarmi?Il punto è che non sto assolutamente sognando. Sono sicuro: non sono addormentato e non sto delirando. Sono sveglio e... ho paura. Ellen non sembra accorgersi di niente. Meglio così... Ho paura. Che cazzo è questo rumore? E poi la nebbia? Freddo, e poi caldo, non può essere vero tutto ciò.

   Nessun dubbio, tutto ciò stava accadendo veramente.

   Nell'oscurità distorta dal fenomeno della vaporizzazione, comparvero due luminosi punti rossi; via via diventavano sempre più luminosi e vicini. Con un altro sforzo notevole della vista, Dave lo notò avanzare nella sua direzione. Era un grosso gatto nero, dai vivaci ed irreali occhi rossi.

   Il felino gli si avvicinò facendogli le fusa. Gli si strofinò beato sugli stinchi, raggiungendo poi i polpacci. A quel punto, Dave notò il gatto allungarsi, slanciarsi verso l'alto in una figura indefinita, con gambe e braccia. Potenti braccia che lo artigliarono all'altezza dei gomiti, e lo imprigionarono in una stretta dolorosa. Fu una metamorfosi rapidissima, terrificante in ogni suo particolare, lontana anni luce dalla razionale concezione umana.

   Un viso scuro, privo di forma e di dimensione gli si avvicinò minaccioso all'orecchio, emanando un alito stantio, tossico al respiro, che ricordò vivamente un'intera partita di uova marce.

   Lo stomaco di Dave si contorse dalla repulsione.

UN DOLORE OSCURODove le storie prendono vita. Scoprilo ora