PARTE TERZA - Capitolo 4 (VI, prosegue...)

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   Dave stava ancora meditando sulla plausibilità della propria ipotesi, quando i cuccioli abbozzarono una protesta, quello che nelle loro intenzioni avrebbe dovuto essere un minaccioso avvertimento, un minaccioso abbaiare nel tentativo di mettere in fuga quell'ipotetico nemico. A Dave invece suscitarono una risata divertita. Erano davvero ridicoli impegnati in un atteggiamento del genere.

   <<Dovrete crescere ancora molto prima di fare paura a qualcuno.>> li schernì il signor Metzelder, mentre si rialzava puntando il telecomando verso la tv.

   Il volume si attestò su un livello tollerabile.

   Ice fissò il padrone con le orecchie puntate verso il soffitto, come se avesse compreso la battutaccia dell'uomo. Poi intraprese una disperata lotta con una sua zampa, piroettando qua e là per il salotto. It trotterellò indifferente, ma con aria furba, fuori dal salotto, nella speranza che nessuno notasse la sua momentanea assenza.

   Erano veramente buffi.

   Poi Dave, ancora divertito dagli strani comportamenti dei suoi due nuovi compagni, rabbrividì di colpo. Con un'occhiata veloce, colse un'immagine a lui per nulla nuova. Era là, fissa sullo schermo dell'enorme televisore.

   Era la foto di una persona a lui fin troppo nota, un brutto ricordo che ritornava nella sua testa a distanza di pochissimo tempo. Era inconfondibile quell'arroganza dei lineamenti; altrettanto si poteva dire della presunzione e dell'indifferenza racchiusi in quello sguardo di ghiaccio. E poi c'era quel difetto al labbro, che tanto faceva sogghignare Dave.

UN DOLORE OSCURODove le storie prendono vita. Scoprilo ora