PARTE TERZA - Capitolo 3 (I, prosegue...)

147 64 3
                                    

   Dave sorseggiò rapidamente un fresco bicchiere di acqua minerale, per poi avviarsi a passo spedito di nuovo verso il telefono.

   Questa volta sollevò con convinzione la cornetta e compose il numero di casa del dottor Trevor Daniels. Finalmente sentiva che stava facendo la cosa giusta; Ellen avrebbe apprezzato molto ciò che si apprestava a fare.

   Il primo squillo cadde nel vuoto.

   Dave aveva compreso, seppure in ritardo, che quel giorno fu sopraffatto dal dolore, accecato dalla rabbia, e quindi aveva agito di impulso. Purtroppo nemmeno il dottor Daniels avrebbe potuto qualcosa contro la gravità raggiunta dal male di Ellen: quel tumore, tra le altre cose uno dei più gravi in assoluto, era stato diagnosticato troppo tardi.

   Il secondo e terzo squillo non sortirono migliori risultati del primo.

   Proprio in quel momento due palle di pelo si avvicinarono con passo incerto ai piedi di Dave: i cuccioli si erano svegliati e probabilmente recriminavano una parte della loro porzione quotidiana di cibo. Il signor Metzelder si abbassò ad accarezzarli ed essi dimostrarono il loro apprezzamento dimenando le code, che sfoggiavano delle deliziose striature chiaro scure.

   Il telefono continuava a suonare libero ma sembrava che nessuno fosse in casa, nonostante fossero solo le sei e trenta del mattino, il mattino dell'ultimo dell'anno. Poi Dave convenne che forse era più logico dubitare che nessuno avesse voglia di rispondere: tutto sommato, chi desidera svegliarsi alle 6 e 30 del mattino di San Silvestro?

UN DOLORE OSCURODove le storie prendono vita. Scoprilo ora