PARTE TERZA - Capitolo 8 (VI, prosegue...)

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   I particolari erano stati affrontati.

   <<Grazie Bruce. Comunque ricordati: mandameli quando vuoi, anche subito, ma prima che io possa iniziare devo sistemare un paio di cose.>>

   Poi dalla cornetta, una voce lontana, troppo distante dai pensieri di Dave, produsse dei suoni muti, sui quali il signor Metzelder si concentrava con difficoltà.

   L'affare, o per meglio dire il favore da parte del suo amico di vecchia data era fatto. Del lavoro da svolgere per le prossime settimane c'era, delle importanti entrate economiche si prospettavano anche per quel mese. Pure quell'offerta, come le due precedenti, non avrebbe rappresentato nulla di allettante per il Dave di una volta. Purtroppo questo Dave Metzelder non era più quello che fu; ora era un personaggio molle, svogliato, privo di interesse, della caparbietà e dello spirito di iniziativa che l'avevano contraddistinto fino a qualche mese prima. Sembravano passati secoli da allora. Nonostante ciò, quell'imminente lavoro che Bruce Miller gli avrebbe procurato si prospettava come qualcosa di più concreto ed impegnativo delle banali mansioni svolte appena la settimana precedente.

   Il reale problema di Dave era ben altro.

   <<Ok, allora ti richiamo io più avanti.>>

   <<Senti Dave, ma sei proprio sicuro che stia andando tutto per il meglio? La tua voce mi sembra tanto... preoccupata, agitata. Faccio fatica a riconoscerti. Forse sarà per via del telefono, ma...>>, Bruce esitò per un paio di secondi, poi proseguì.

UN DOLORE OSCURODove le storie prendono vita. Scoprilo ora