PARTE SECONDA - Capitolo 13 (XV, prosegue...)

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   Quel respiro rauco, lento ma profondo come un oceano, pesante e rumoroso, simile ad un rantolio di sofferenza, che contraddistingueva la moglie, penetrava e martellava più che mai senza sosta nel cervello di Dave.

   Il medico decise che era arrivato il momento di rompere gli indugi, proponendo rivolto ai coniugi:

   <<E' bene che da ora in poi stiate soli>>, poi con un cenno del capo invitò Catherine ad uscire dalla camera dietro di lui.

   L'infermiera, prima di uscire, rivolse un sorriso sincero ma triste, prima alla donna e poi all'uomo.

   Passò un tempo che sembrava non finire mai, durante il quale gli occhi di entrambi si velarono di pesanti lacrime.

   <<Ciao Dave.>>

   La voce di Ellen era appena percettibile, sovrastata da quell'inquietante rantolio del respiro. Il marito comprendeva chiaramente gli sforzi prodotti dalla moglie per riuscire a muoversi, parlare e forse addirittura per pensare.

   E poi c'era quel viso, un volto cadaverico ma, agli occhi di Dave, ancora bellissimo.

   <<Ciao piccolina.>>

   Quel nomignolo affettuoso che lui aveva etichettato a lei, la commosse ulteriormente. Poi finalmente il fiume impetuoso di emozioni che avevano dentro sfociò in un caloroso abbraccio.

UN DOLORE OSCURODove le storie prendono vita. Scoprilo ora