PARTE TERZA - Capitolo 9 (IV, prosegue...)

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   Le emozioni erano tutt'altro che concluse.

   Ciò che l'uomo stanco ed affannato vide nello specchio d'acqua di fronte a lui lo fece tremare violentemente, sobbalzare ed incespicare. Cadde con il sedere nell'acqua, ma poi si rialzò e si avvicinò immediatamente al punto in cui si trovava a bere prima.

   Ellen sembrava riflessa sullo strato immobile di acqua, ma sulla spiaggia non c'era nessuno oltre a Dave. Era bellissima. Accanto alla donna, una bambina stringeva al petto un foglio di carta logora, a quadretti.

   Deve esserci un posto qua vicino, pensò Dave confuso, continuando a tremare dalla paura.

   Il rumore di passi ricominciò più forte e più agghiacciante di prima. Proveniva dai limiti del bosco. Si avvicinava.

   La bimba staccò dal vestitino a fiori colorato, dalle tonalità quasi irriconoscibili in quel buio notturno, il foglio di carta e lo girò lentamente, troppo lentamente.

   <<Sbrigati, ti prego.>>

   Troppo lentamente, i passi gli erano quasi addosso.

   <<Forza bambina, fallo. Devo svegliarmi.>>

   Il foglio ruotò con una lentezza esasperante, tanto che Dave cominciava a temere che non si sarebbe svegliato mai più, reso prigioniero (... e parte integrante di questo sogno...) dal rumore alle sua spalle. Chissà, i suoi conoscenti avrebbero pensato che la morte lo aveva voluto con sé nel sonno.

UN DOLORE OSCURODove le storie prendono vita. Scoprilo ora