Ora Ellen vagava con la mente, alla disperata ricerca di un possibile appiglio; aveva bisogno di un potente stimolo, per riuscire a radunare le ultime poche energie rimaste. Intravedeva nel suo piccolo mondo di consapevolezza, nella sua testa, la fine vicina. Una debole luce era penetrata nei recessi del suo cervello, e lo stava lacerando con sempre maggiore insistenza. Per il momento si trattava di un semplice spiraglio, ma il tempo a disposizione era veramente limitato.
Per quel poco che le riusciva, dall'esterno del suo corpo ormai sfinito dalla lotta persa contro il male, captò qualcosa. Dave si era allontanato, ma solo per un istante. Lui non l'avrebbe mai abbandonata, mantenendo fede a quella promessa lontana nel tempo, mentre lei... lei se ne stava andando, portandosi dietro mille sogni, anni felici e prospettive future.
Poi, la sua pelle del viso quasi totalmente inerte fu sfiorata. Non erano né le mani né le labbra di Dave. In quello stato i suoi sensi avevano perso il contatto con la realtà, ma la vicinanza ed il tocco del marito, quelli li avrebbe riconosciuti senza esitazione. Il contatto con Dave era qualcosa di molto speciale. Quindi di certo non fu il suo uomo a sfiorarle il viso.
Ci volle una quantità di tempo che alla donna parve un'eternità, per comprendere che poteva essere stato un soffio di vento.
Poteva essere? Difficile stabilirlo con esattezza in quelle condizioni.
Eppure quegli impulsi sensoriali che riceveva a stento non si erano assolutamente acquietati, c'era dell'altro.
STAI LEGGENDO
UN DOLORE OSCURO
HorrorLibro selezionato per la pubblicazione con DZ EDIZIONI di Roma. www.dark-zone.it https://www.amazon.it/s/ref=nb_sb_noss_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&url=search-alias%3Daps&field-keywords=giuseppe+calzi Vincitore del premio Debutto di...