PARTE TERZA - Capitolo 1 (II, prosegue...)

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   In quella selva di gente, Dave si muoveva a fatica, senza porre molta attenzione a cosa capitava sotto i suoi piedi: più volte gli capitò di subire le proteste di nevrotici passanti, ai quali aveva rifilato un involontario pestone.

   Tutta quella gente lo infastidiva. Ancora di più lo rendeva nervoso l'idea di poter incontrare qualche conoscente, che avrebbe potuto porgergli le condoglianze per il recentissimo lutto subito. Si sarebbe trattato per lo più di curiosi che lo conoscevano solo di vista. In quel modo, non avrebbero fatto altro che affondare il dito in una piaga freschissima e dolorosamente aperta.

   Dave preferiva non sapere che tipo di reazione avrebbe avuto se si fosse ritrovato in una circostanza del genere.

   Il suo obiettivo, per quella giornata era stato raggiunto: dall'edicolante della piazza, aveva ottenuto il Daily News, il Financial Times ed il Washington Post.

   Decise quindi di svoltare in un passaggio secondario sulla sua sinistra per poter accelerare il passo, e raggiungere il prima possibile la sua abitazione.

   Arrivò a casa Metzelder in poco meno di venticinque minuti, e vi si rifugiò. Entrò, tolse la pesante giacca invernale, depositandola casualmente sul mobilio vicino all'ingresso, per poi portarsi nello studio.

   Si sentiva esausto e nervoso.

   Sfogliò indifferente, quasi annoiato, le prime pagine del Financial Times, senza mostrare mai un minimo cenno di interesse verso qualche argomento.

UN DOLORE OSCURODove le storie prendono vita. Scoprilo ora