PARTE TERZA - Capitolo 8 (XV, prosegue...)

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   Nel frattempo Ice ed It perlustrarono anche il salotto, in cerca di qualcosa con cui divertirsi. Dave si soffermò qualche istante ad ammirare quasi ipnotizzato il penetrante azzurro degli occhi di Ice, che risaltava nelle sfumature grigie, bianche e nere del pelo. Entrambi erano davvero dei bellissimi cani.

   Sarebbero piaciuti anche ad Ellen, se solo Ellen fosse stata ancora viva. Ne era sicuro.

   Ovviamente l'ora del pranzo non era giunta solo per lui. Anche per i cuccioli era il momento di riempire lo stomaco.

   Avviandosi verso la cucina, il signor Metzelder battè un paio di volte le mani ed emise un fischio basso, in modo da attirare a sé l'attenzione dei suoi compagni, che non impiegarono molto per capire le intenzioni dell'uomo. I cuccioli scaricarono le loro forze sulle zampe, acquistando velocità prima, e lanciandosi in una corsa felice verso Dave poi. Giunti accanto al padrone, presero a girargli attorno freneticamente, emettendo una serie di sbuffi in segno di impazienza.

   Il mal di testa del signor Metzelder peggiorava ad ogni movimento che faceva. Considerando poi che la fame in quel momento scarseggiava, Dave decise che lui non avrebbe pranzato, non subito almeno. Preferiva un sano riposo, dopo il quale magari sarebbe passato al supermercato per comprare il minimo indispensabile per i giorni a seguire. Oppure avrebbe dormito, poi avrebbe guardato la tv ed infine sarebbe passato al supermercato. Meglio ancora, forse dopo una buona dormita l'appetito sarebbe tornato. Le solite monotone alternative non scarseggiavano di certo.

UN DOLORE OSCURODove le storie prendono vita. Scoprilo ora