Sul foglio gravava una scritta, dai caratteri carichi di rabbia e di dolore al contempo:
E' STATO LUI!
La grafia era nervosa e disarticolata.
Ciò che sconvolse Dave fu il fatto che quell'accusa non voleva assolutamente indicare l'uomo con il coltello, bensì qualcosa di molto più aggressivo. Qualcosa che ebbe un effetto ancora più terrificante, dato che il signor Metzelder sapeva con certezza di cosa si trattava.
Era l'ombra dagli occhi di fuoco. Partiva allungandosi dai piedi dell'uomo goffamente disegnato, e si distendeva proprio come se fosse la sua vera ombra proiettata su un ipotetico pavimento. Non sapeva dare una spiegazione alla sua sicurezza ed alle sue convinzioni, ma se lo sentiva, se lo sentiva proprio come aveva avvertito tante altre cose nei giorni precedenti. Sensazioni che gli accarezzavano la pelle. Le parole scritte dalla bambina si riferivano a quell'ombra.
In seconda analisi, cosa indicava Ellen protendendo il braccio verso un punto apparentemente privo di interesse? Prima di tutto si trattava di capire se l'attenzione avrebbe dovuto focalizzarsi su qualcosa, o su qualcuno che magari era sfuggito allo sguardo di Dave.
<<La risposta sta nel ricordare quando, come e dove ho già visto e visitato quel posto.>>
... ed è così. Quel posto non mi è nuovo, ci sono già stato...
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UN DOLORE OSCURO
HorrorLibro selezionato per la pubblicazione con DZ EDIZIONI di Roma. www.dark-zone.it https://www.amazon.it/s/ref=nb_sb_noss_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&url=search-alias%3Daps&field-keywords=giuseppe+calzi Vincitore del premio Debutto di...