PARTE TERZA - Capitolo 8 (XIII, prosegue...)

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   Una volta sconnesso, il signor Metzelder spense computer, monitor e stampante; raccolse le carte ed i giornali e si spostò in salotto, dove un tavolo decisamente più grande della scrivania del suo studio gli avrebbe facilitato il lavoro

   Lesse e rilesse più volte i nomi di tutte le vittime del perfido e spietato killer, confermando l'ipotesi avanzata poco prima: dal primissimo omicidio a quello precedente a Trevor Daniels, le vittime non avevano mai conosciuto Dave, nemmeno per semplicissimi contatti lavorativi. Si trattava di un avvocato, un giardiniere, un'anziana signora e qualche giovane coppia. Tutti nomi che lui non aveva mai sentito nominare prima di allora. Mai fortunatamente. Un'ultima e quasi definitiva conferma gli derivò dalla rapida lettura della vita delle vittime. Non esisteva proprio nessun legame tra lui e loro, e quasi sicuramente non c'erano legami di alcun genere nemmeno tra le vite degli assassinati stessi.

   Dave si sentiva più rilassato. Adesso però serviva una spiegazione.

   Che si fosse trattato solo di presentimenti? Forse la sua testa stava partendo per la tangente, risucchiata da una sorta di stato paranoico?

   E se avessi ricordato quei due solo perché... una specie di sesto senso mi diceva che stava per succedere qualcosa? Dave interrogò sé stesso, ricordando subito dopo quanto quell'ipotesi gli ricordava qualche episodio di X Files, una serie di qualche tempo prima e che tanto era piaciuta a lui ed Ellen. Poi sorrise quasi divertito all'idea di trovarsi di fronte Fox Mulder che, mordendo con il suo modo caratteristico alcuni pistacchi con gli incisivi, gli avrebbe suggerito:

   <<La verità è la fuori.>>

UN DOLORE OSCURODove le storie prendono vita. Scoprilo ora