PARTE SECONDA - Capitolo 13 (XI, prosegue...)

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   <<Ciao Dave, ti sono mancato?>>

   Quel bisbiglio fu terrore assoluto nella testa del signor Metzelder. Fu una sensazione che gli ricordò la paura che aveva provato all'età di sette anni, quando vide per la prima volta un film horror. Nella finzione, un uomo ormai morto dai lunghi artigli assassini, penetrava maligno nei sogni delle sue vittime, costringendole al suicidio.

   La temperatura alle articolazioni, nei punti in cui quell'essere lo bloccava, ed all'orecchio destro si fece insopportabilmente alta.

   <<Parlami Dave.>>

   Quella non era una voce, era un ringhio soffocato, un rantolio maligno, un eco bitonale.

   <<Chi sei figlio di puttana?>> esordì il signor Metzelder.

   Le parole gli uscirono da sole, ma in cuor suo tremava. Non avrebbe mai osato sfidare quella cosa. Ma oramai le parole erano uscite senza controllo.

   <<Io sono Colui che tu vuoi che sia.>>

   Dave, ad ogni parola, ad ogni suono che Colui emetteva, sentiva l'orrore e la paura che gli penetravano fino al midollo, che gli crepavano le ossa, che gli affettavano le carni.

   <<Sono Colui che vi dividerà per sempre. Ti allontanerò definitivamente da lei.>>

   Nessuno poteva toccargli Ellen, qualsiasi cosa fosse; quelle ultime parole infusero nell'uomo un violento moto di ribellione. Si sentì avvampare dalla collera, ma quando tentò di divincolarsi, sentì la presa sulle braccia bollire. Annusò il tipico aroma di carne alla brace. Trattenne un urlo feroce.

   Aveva tremendamente paura. Ma provava anche una profonda collera.

UN DOLORE OSCURODove le storie prendono vita. Scoprilo ora