PARTE TERZA - Capitolo 7 (VI, prosegue...)

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   Prima Trevor Daniels, poi Monica Clujsters.

   Il signor Metzelder si sentiva confuso e quasi impaurito, a causa di quelle circostanze. La sua immaginazione cominciò ad elaborare inquietanti presenze seminascoste nell'oscurità.

   Ad ogni domanda che la sua mente si poneva, avvertiva un disagio ed un'agitazione crescenti. Ad ogni domanda, un nuovo personaggio terrificante sembrava materializzarsi alle sue spalle, laggiù da qualche parte, tra le ombre notturne.

   Era solo un caso il fatto che, più o meno negli stessi istanti in cui venivano compiuti gli omicidi, Dave avesse pensato alle due vittime, prima al dottor Daniels, e qualche giorno dopo alla dottoressa Clujsters?

   Poteva essere stata solo un'agghiacciante coincidenza.

   Agghiacciante come le sensazioni che lo investirono con la violenza di una tempesta. La mano che avrebbe dovuto reggere con decisione i guinzagli dei cuccioli tremava incerta.

   Dave arrestò il passo all'altezza di una graziosa villetta, armoniosamente distribuita su due piani, una piccola villa avvolta dal sonno, da un silenzio che pareva ostile alle orecchie dell'uomo. Si voltò di scatto, nel profondo quasi convinto di trovare alle sue spalle chissà quale mostro, magari un pazzo con un'affilatissima accetta in mano oppure un uomo alto e grosso, con il viso coperto da un'inquietante maschera, pronto ad usare contro di lui una sega elettrica.

   La paura aveva dato libero sfogo a sensazioni prive di fondamento.


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