PARTE SECONDA - Capitolo 13 (VII, prosegue...)

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   Altre foto, ed ora poco più di metà quadro era oscurato.

   La porta alle spalle di Dave si stava muovendo, piano piano, impercettibilmente: si stava chiudendo. L'uomo era troppo assorto. Mancava veramente poco affinché il quadro fosse stato completamente scuro. I coloriti girasoli, fedelmente riprodotti sulla tela, andavano spegnendosi.

   Dopo pochi istanti l'ombra oltrepassò il bordo destro del dipinto. L'oscurità investì la spalla sinistra di Dave: ancora un piccolo spostamento e se ne sarebbe accorto.

   Ma non ce ne fu il tempo. La porta accelerò vertiginosamente, per poi rallentare e chiudersi provocando solo un leggero rumore. Un sottile ma spaventoso clac.

   Fu questione di istanti. I battenti della porta si chiusero e si udirono gli scatti ripetuti e profondi della serratura.

   Dave sussultò ma non riuscì ad urlare: il respiro gli si ghiacciò nei polmoni. L'oscurità era calata nella stanza, abbracciando tutto ciò che vi era contenuto. La vista risultava quasi del tutto impotente, soffocata da un'oscurità pesante.

   Si girò bruscamente verso la porta scuotendola; nella toppa della serratura non c'era la chiave. Ma dove era finita?

   Impossibile.

   Spiò attraverso la fessura in cui doveva trovarsi la chiave. Il passaggio era libero, neppure dall'altra parte c'era quella fottuta chiave.

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