PARTE TERZA - Capitolo 5 (I, prosegue...)

118 55 2
                                    

   Nel primo pomeriggio del 3 gennaio la neve scese copiosa, imbiancando ogni angolo di Greenville, per la felicità di ogni bambino. La temperatura era scesa non poco già a partire dal giorno precedente.

   Lo sguardo di Dave seguiva il percorso non del tutto verticale di alcuni fiocchi di neve, attraverso la porta finestra del suo studio, al piano di sopra di casa Metzelder. Tutto il giardino era di un candore silenzioso.

   Anche il resto della casa era dovunque immersa in un tranquillo silenzio. I cuccioli non si vedevano e non si sentivano, ma sicuramente c'erano, e chissà cosa stavano combinando. Dave ripensò ai progressi che aveva fatto in quei giorni: era riuscito ad insegnare loro, che in caso di bisogni, avrebbero dovuto usufruire di uno spazio apposito. Fu un invidiabile colpo da maestro, non avrebbe mai sperato di riuscirci così velocemente. E poi, tra non molto sarebbero cresciuti, e la loro vita si sarebbe dovuta svolgere per lo più in giardino. Inoltre, cosa ancora più importante, Ice ed It non avevano mai compiuto atti vandalici contro i libri che nella sua biblioteca erano pericolosamente situati a livello del pavimento. Dopo qualche brevi annusate, non avevano dimostrato il loro distruttivo interesse verso la letteratura.

   Nonostante la loro apparente ubbidienza, Dave aveva preferito preservare l'integrità di un'altra parte fondamentale della casa: aveva chiuso a chiave la camera da letto matrimoniale.

   Per il resto, il lato positivo dell'avere in casa quei due teppisti era che il signor Metzelder poteva distrarsi spesso nel ripristinare l'ordine, dopo il loro passaggio. Un uragano, ecco cosa erano quei due messi assieme.


UN DOLORE OSCURODove le storie prendono vita. Scoprilo ora