PARTE SECONDA - Capitolo 9 (V, prosegue...)

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   Dave condusse Ellen verso l'uscita principale, per poi richiamare l'attenzione di uno dei tanti taxi in attesa di clientela. Una Chrysler Voyager si avvicinò, movendosi lenta tra la folla; il taxista che ne discese, un ometto basso e calvo ma dalla folta barba, prese in consegna i bagagli depositandoli nell'apposito vano, dopo aver gentilmente spalancato il portellone posteriore per fare accomodare i clienti.

   L'uomo si preparò al posto di guida e, prima di allacciare la cintura di sicurezza, aggiustò lo specchietto retrovisore interno, in modo da poter guardare Dave in volto. Ultimata la manovra, domandò in tono garbato:

   <<Mi scusi, dove vi posso portare?>>

   Il motore si avviò.

   <<Il Daniels' Cancer center, grazie.>>

   L'automezzo, elegante e decisamente confortevole, si mosse, mordendo la strada. Il centro verso cui erano diretti si trovava poco fuori la città, posto sulla sponda del lago Michigan. Durante tutto il viaggio, Dave assaporò il piacere del paesaggio che veloce scorreva fuori dai finestrini dell'automobile; graziose abitazioni, verdi prati e cielo azzurro, il tutto accompagnato dall'assenza totale dello stress da guida. In breve il taxi raggiunse l'obiettivo.

   Il complesso che dava forma alla clinica, totalmente immerso nel verde di un rilassante parco e dalla quale si poteva godere di una spettacolare vista del lago, comprendeva cinque enormi edifici, senza considerare poi l'altrettanto enorme parcheggio sotterraneo, che disponeva di diverse centinaia di posti auto, la quasi totalità riservata ai dipendenti dell'ospedale. La struttura si mostrava imponente e moderna, curata nell'impostazione e nell'integrazione con il paesaggio circostante.

UN DOLORE OSCURODove le storie prendono vita. Scoprilo ora