Speravo non fosse così

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Ci sveglia Nicolò che irrompe nella stanza sventolando una busta della colazione.
Mario si sposta immediatamente accorgendosi di essersi inconsapevolmente poggiato alla mia spalla nel sonno.
"Buongiorno, vedo che avete familiarizzato voi due"
"Si ehm, scusa" mi dice andandosi a sedere sulla sedi affianco al mio letto.
"È tutto ok tranquillo" rido guardandolo in super imbarazzo.
Mi piace, noto che rispetta il mio desiderio di ricominciare a ricordare gradualmente, senza forzarmi a riprendere la mia vita da dove l'avevo lasciata.
"Mi hanno detto di dirti che oggi hai un'ecografia" dice guardando Mario.
"Per lei?" Mi tocco la pancia.
"Si..."
"Posso... essere presente?" Mi chiede paurosamente.
"Si... sei il papà no?" Sorrido.
"Ok, allora vado un attimo a casa e torno subito, ti serve qualcosa?"
"No... anzi si, prenderesti il mio telefono?"
Nicolò e Mario si lanciano uno sguardo d'intesa.
"Sì certo, scappo"
Torna una mezz'oretta dopo e noto che ci rimane male vedendo me e Nicolò ridere e scherzare insieme.
Cala il silenzio per tutto il tempo, fin quando non mi chiamano per l'ecografia.
"Allora vieni?" Gli chiedo.
"Non fa niente... non voglio essere di troppo"
"Non sei di troppo"
"Non fa niente"
"Ma... ok, vado da sola" ci rimango un po' male.
"Vengo io se vuoi" mi chiede Nicolò alzandosi di scatto.
Mario gli lancia un'occhiataccia mentre io ci penso un attimo.
"No tranquillo, vado da sola se lui non vuole venire"
Guardo Mario fissare il pavimento con la testa tra le mani che mentre mi allontano quasi urla a Nicolò.
"Si può sapere che cazzo stai facendo?"
Non sento la risposta, faccio l'ecografia e a quanto pare la bimba è ancora viva, a rischio, ma ancora viva.
Come torno in stanza Mario non c'è, Nicolò mi aspetta sdraiato sul mio letto.
"Ti sposti?" Gli chiedo
"Ah perché non posso stare qui? Lui si e io no?"
"Fai come ti pare, dov'è Mario?"
"Ha avuto un imprevisto, è in studio"
Annuisco e prendo il telefono che mi ha portato stamattina cercando di capire quale sia il suo numero.
"Tutto bene?" Gli scrivo preoccupata.
"Dai lascia il telefono, vieni qui" mi dice Nicolò mettendomi un braccio intorno alle spalle.
"No aspetta"
"Perché? Mica ti mangio?"
"Dai scemo! Non ti conosco" rido.
"Ah già... me lo dimentico sempre"
"O fai finta di dimenticartelo?" Scherzo.
Prendo il telefono e vedo che Mario mi ha risposto "si, tutto bene".
"Dai, guarda come si sta bene così però" Nicolò mi abbraccia facendomi ridere.
"Non hai tutti i torti" scherzo.
"Ma questi?" Gli chiedo indicando i tatuaggi "raccontamene qualcuno"
"Sono anche sotto la maglietta, se vuoi me la tolgo" mi prende in giro.
"No, puoi sempre descrivermeli"
Inizia a parlarmi dei suoi tatuaggi e mi racconta che ne ha anche alcuni che gli ricordano me, ci addormentiamo abbracciati, lui appoggiato a me, ma io mi sveglio durante la notte e non riesco più ad addormentarmi, tanto che la mattina presto vedo Mario entrare silenziosamente con un mazzo di fiori enorme e fare immediatamente marcia indietro dopo averci visto così vicini.

Mi dispiace tantissimo, capisco che ci sta soffrendo davvero e aspetto che Nicolò si svegli per allontanarlo da me.
Vengono a dirmi che oggi verrò dimessa e cerco di chiamare Mario per dirglielo ma non risponde.
"Lo chiamo io" mi dice Nicolò andando fuori.
Sento che parla con qualcuno animatamente e mi rendo conto che Mario è lì fuori da questa mattina.
Tornano insieme poco dopo e lui dopo avermi salutata in modo freddo rimane in silenzio.
"Se vuoi casa nostra ti aspetta" mi dice quasi sparendo nella felpa, preoccupato della risposta.
"O se ti senti più a tuo agio puoi stare da me" mi dice Nicolò, Mario nemmeno lo guarda.
"Grazie Nico, credo sia meglio tornare a casa mia" sorrido guardando Mario incredulo.

Appena mi fanno andare via Mario mi aiuta a salire in macchina e per tutto il tragitto rimane in silenzio.
Appena siamo a casa mi sistema il letto prendendo i suoi cuscini e portandoli di là.
"Non ce n'era bisogno, puoi anche stare qui"
"Lascia stare"
"Perché non sei entrato stamattina?"
"E ti sarebbe importato?"
"Si! Mi spieghi che succede?"
"Cerco di darti spazio, cerco di lasciarti ricordare ma più io mi metto da parte e più ti trovo vicina a Nicolò, so che è migliore di me, so che preferisci lui, speravo non fosse così ma tutta questa faccenda sta facendo venire a galla la verità e tu non immagini quanto mi possa far male"

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