Rubarmi il ragazzo

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Mi era mancato svegliarmi affianco a lui, lasciarmi coccolare qualche minuto prima di andare a prepararmi e lasciarlo ancora mezzo addormentato a letto.
Vorrei rimanere con lui ma almeno oggi sono contenta di andare a lavoro pronta a prendermi i miei meriti per l'articolo che abbiamo scritto insieme.
Appena arrivo il mio capo mi fa i complimenti suscitando invidia nelle mie colleghe, tanto che quella che mi ha fregato il lavoro ieri mi guarda male perché pensava di avermi fatta fuori, se solo sapesse che ho il ragazzo migliore del mondo pronto ad aiutarmi in queste situazioni.
Mi rimetto al lavoro sul prossimo articolo ma prima scrivo a Mario che è andato benissimo, che lo amo tanto e che è solo grazie a lui che sono salva.
Visualizza senza rispondermi, che per lui è strano, ma non gli dò peso.
In pausa scendo giù per andare a prendere un caffè al bar di fronte e lo ritrovo all'ingresso.
Gli salto in braccio cercando di non far alzare il vestito e lo bacio.
"Amore come mai sei qua?"
"Dovevamo festeggiare" sorride porgendogli un calice e cacciando una bottiglia da una busta.
"Scherzi? Sono in pausa pranzo" rido.
"Perfetto, brindiamo e poi ti porto a pranzo fuori"
"Non fa niente"
"Si invece"
Alzo gli occhi al cielo.
"A noi"
"A noi" sorrido guardandolo mentre bevo.
Mi volto e mi rendo conto che quella che mi ha rubato l'articolo mi sta osservando.
Trascino fuori Mario, che non capisce.
"Chi è quella?"
"Una stronza"
"È lei? Quella dell'articolo?"
"Si... lascia stare!" Gli dico quando sta per andare da lei a parlarle.
"Dovresti dirle qualcosa"
"La prossima volta imparo"
"No! Allora vado a parlarle io!"
"Mario sembri mio padre!"
"Non mi dispiacerebbe essere il tuo daddy" scherza, accarezzandomi le labbra col pollice, che bacio.
"Beh abbiamo tempo, il bar il bagno lo avrà di sicuro"
"Pensavo più nel tuo ufficio veramente"
"Purtroppo le pareti sono di vetro"
"Uuh sarebbe ancora più figo"
"Sei impazzito?" Rido.
"Se l'avesse detto Nicolò..."
"Smettila!"
"Dico la verità"
"Non è vero! Devo tornare a lavoro ora"
"Hai ancora 20 minuti"
"No..."
"Si, smettila di fare la bambina solo perchè ti nomino Nicolò"
"Beh smettila di tirare in ballo Nicolò per qualunque cosa no? Non mi interessa più niente di Nicolò! Ora devo davvero andare"
"Ok... ne riparliamo a casa"
"No! L'argomento è chiuso Mario"
Mi rimetto alla scrivania a lavorare, fin quando la mia collega non passa nel mio ufficio.
"Comunque piacere, Maya, scusami per l'altro giorno, ma davvero ero in ritardo e ci tengo al posto, tu sei nuova sarebbero stati più tranquilli con te, era il tuo ragazzo quello di prima? Proprio bello, cioè siete proprio belli"
"Mio marito prego, anche io tengo a questo posto e siccome non voglio perderlo mi impegno, cosa che dovresti fare anche tu, al posto di scoprire la mia password per rubarmi il lavoro"
"Dai non ne fare un dramma, mica ti ho rubato il ragazzo" se ne va lasciandomi confusa.
Non do peso alla cosa, fin quando non torno a casa.
"La tua amica mi ha appena seguito su Instagram" mi dice per provocarmi, ancora incazzato.
Non gli rispondo per evitare discussioni, ma lui rincara la dose.
"Non sembra stronza in realtà"
Non ci vedo più e sbotto.
"Scopatela no? Tanto come mi ha rubato il lavoro sarà contenta di rubarmi anche il ragazzo"
"Se fossi come te lo farei"

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