"Non hai nulla che non va, è che Nicolò è stronzo e... quando dimostra un minimo di dolcezza ci casco sempre"
"Come facciamo per non fartici cascare più?" Mi abbraccia, senza smettere di guardarmi negli occhi.
"Devo abituarmi al fatto che non cambierà mai... però non farlo nemmeno tu ok?" Lo bacio.
"Torniamo di là?" Gli sorrido senza staccarmi da lui.
"No aspetta" riprende a baciarmi infilando le mani nei miei pantaloni della tuta.
Sorrido capendo che intenzioni abbia e gli sbottono i jeans mentre mi abbassa la tuta e gli slip sbattendomi contro il lavandino.
Mi mordo il labbro tentando di soffocare i gemiti mentre mi piega in avanti ed entra a fondo dentro di me iniziando a muoversi.
Rischio di perdere l'equilibrio e mi reggo al muro, cercando di trattenermi, mi sculaccia e mi attira a sè mettendomi una mano al collo e tenendomi fermamente ma senza farmi male mentre incrocio il suo sguardo rassicurante alo specchio.
Vengo tremando sotto le sue spinte e mi appoggio al suo petto finché non mi calmo.
"Wow" dico sorridendo.
"Ora possiamo andare" mi risponde rivestendosi.
Mi tiene per mano attraversando la prima classe incurante degli sguardi su di noi e torna a sedersi ai nostri posti.
"Saranno tutti invidiosi" rido accoccolandomi a lui e addormentandomi dopo poco.
"Il treno per Venezia è in arrivo al binario 3"
Vengo assalita dal panico.
"Mario abbiamo sbagliato? Oddio dormivi anche tu? Abbiamo perso la nostra fermata?"
"No baby sei tu che non ti sei accorta"
"Scusa?"
"Sorpresa, te l'avevo detto che avevo programmato per l'anniversario"
"Mario sei matto?? Non potevamo passare a casa?"
"Perché? Tanto dovevamo prenderlo il treno"
"Non so che mettere non ho vestiti..."
"A prescindere che non mi dispiacerebbe averti nuda" ride "ma li compriamo, non c'è problema"
"Oddio sei matto! Adoro Venezia" lo guardò con gli occhi scintillanti.
È sempre stata una delle mie città preferite fin da piccola quando ci venivo con i miei.
Scendiamo alla stazione e ci troviamo sul canale, già me la ricordavo bella ma con lui fa tutt'altro effetto.
Mi prende per mano mentre va verso la fermata dei taxi e dà indicazioni per l'hotel mentre io scatto qualche foto distrattamente.
Appena ci accomodiamo sul motoscafo posizioniamo le valigie e mi godo lo spettacolo.
Rimango incantata a guardare tutto dalla barca mentre passiamo sotto i ponti pieni di turisti e lo abbraccio sbaciucchiandolo innamorata.
"Allora?"
"Sei matto, matto davvero" rido baciandolo di nuovo.
Arriviamo all'hotel e faccio il mio solito giro della stanza affacciandomi al balcone che ridà direttamente sulla laguna.
"Ti piace?" Mi abbraccia da dietro riempiendomi di coccole.
Mi giro appoggiandomi al balcone ed indicando il letto bordeaux dallo stile antico lo tento scherzando.
"Mmm direi di sì, devo anche ammettere che quel letto mi ricorda molto 50 sfumature, magari potresti legarmici"
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