"Se tu ti fossi comportato decentemente magari..."
"Sei la mia ragazza, faccio quello che cazzo mi pare e lui non deve intromettersi"
"Non fai quello che cazzo ti pare"
"Ci vai a letto?"
"Cosa?"
"Tu e lui, vi vedete? Scopate?"
"No!"
"A quanto pare vuoi sempre ciò che non hai, quando stavi con lui pregavi me di fotterti e ora sei in ginocchio da lui"
"Tra noi due non c'è più niente"
"Come no, mi spieghi che ha più di me?"
Non rispondo.
"Me lo spieghi cazzo? Con me non vuoi correre, ti da fastidio anche che io ti tocchi e lui no? Che c'è? Ti piace fare la puttana solo con lui?"
"Ti ho già detto che con lui non è successo niente"
"Davvero? Dammi il telefono"
"Eh?"
"Dammi il telefono, fammi vedere"
"Sei pazzo Nicolò, sei impazzito"
"Dammi il tuo cazzo di telefono" mi sbatte sul letto cercando nella borsa il mio telefono.
Per fortuna ho sempre cancellato tutti i messaggi e non trova niente.
Finalmente si calma e mi lascia in pace andando a fumare sul balcone.
"Scusami" torna poco dopo abbracciandomi sotto le coperte.
"Io me ne vado, non ce la faccio più a sopportarti" gli rispondo "domani faccio le valigie"
"No! Ti prego, mi dispiace... io pensavo..."
"Che cosa? Cosa pensavi?"
"Dai vieni qui" mi abbraccia.
"Nicolò basta"
"Facciamo pace? Come siamo abituati noi?" Sale su di me e prova a levarmi la maglietta.
"Nicolò no! Non mi va"
"Dai, ci divertiamo"
"Non ho voglia, sono stanca"
"Dai!" Mi tira giù i pantaloni e prova a baciarmi ma cerco di ribellarmi riuscendo ad andarmene.
"È finita Nicolò!"
"E con chi vorresti rimpiazzarmi? Con lui? Se prova solo a girarti intorno è morto, lo faccio ammazzare il tuo amichetto se provi ad andartene"
"Che stronzo"
"Scusami?"
"Sei uno stronzo"
"Ti amo, ti voglio nella mia vita a tutti i costi"
"Non è un modo di dimostrarmelo questo"
Esco fuori e passo la notte sul balcone.
Esce anche lui e mi porta una coperte.
"Copriti che fa freddo"
"Sto bene così"
Non dormo per tutta la notte, rimango fuori tutto il tempo e rientro solo dopo che Nicolò è uscito per fatti suoi.
Mi vesto controvoglia e corro a casa di Mario.
"Ma che cazzo ti è venuto in mente ieri sera Stai bene?" Gli chiedo accarezzandogli il viso.
"Sto bene, non è successo nulla, tu? Ti ha fatto qualcosa? Come stai?"
"Sto bene, Mario non dovevi farlo però"
"Non potevo stare a guardare mentre lui ti trattava così"
"Si invece, ci ha quasi scoperti"
"Che? Come?"
"Messaggi"
"Ti controlla anche il telefono?"
"Ieri... non ci ha visto più menomale che avevo cancellato tutto"
"Cazzo"
"Già... non farlo mai più"
"Scusa, speravo di fare qualcosa"
"Mario non puoi fare nulla, ha minacciato pure di ucciderti"
"Non lo farebbe"
"Lo farebbe fare..."
"Vieni qui amore mio" mi stringe forte forte a se dandomi i bacini sulla testa.
"Non so come ma prima o poi ne usciamo da questa situazione, te lo prometto"
"Lo spero"
"Ehi stai tranquilla, ci sono qua io" mi prende il viso tra le mani delicatamente per farsi guardare negli occhi.
Non riesco a trattenermi, lo bacio ardentemente e lo trascino in sala fino al divano.
Si siede con me in braccio dopo esserci spogliati e guida i miei movimenti.
Gli sorrido e inarco la schiena ma lui mi prende per il collo e mi avvicina il viso al suo.
"Ti amo" mi sussurra contro le labbra prima di baciarmi.
"Piccola tu lo devi lasciare" mi dice deciso mentre mi riposo contro il suo petto.
"Cosa?"
"Devi lasciarlo, subito, mentre lui non c'è, scappiamo, non posso vivere lasciandoti andare ogni giorno con la paura che possa farti del male e non poter intervenire, stai qui con me, ti prometto che non ti lascio mai sola, ti sto talmente addosso che inizierai ad odiarmi, ma ti prego, ho bisogno di sapere che tu stia bene"
Mi guarda con gli occhi lucidi.
Vorrei potergli dire di sì, vorrei rimanere con lui e passare al suo fianco tutta la mia vita, ma non posso, so che Nicolò è capace di tutto e so che non metterei mai a rischio la vita di Mario.
"Stai tranquillo, finché ci sei tu, anche per queste poche ore, sto bene"
