Sei mia

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Mentre Mario riposa esco in piscina senza vestiti per godermi il panorama, tutto intorno a noi c'è un parco e nessuno può vederci per cui mi rilasso lì fuori fin quando il click di una fotocamera non interrompe i miei pensieri.
"Eri bellissima, dovevo immortalarti" mi sorride venendo ad abbracciarmi.
"Fammi vedere" gli dico cercando di rubargli la macchina fotografica dalle mani.
"Questa la custodisco gelosamente, ora anche io ho un tuo nudes" scherza mostrandomi la mia foto.
"Se non fosse per il mio culo in vista sarebbe davvero bella" rido.
"Ah? Quella era la mia parte preferita della foto in verità"
"Che dici? Andiamo in spiaggia?" Dico ammirando la sabbia chiarissima che si stende davanti a noi.
"Si, ma copriti" ride aprendo la mia valigia e lanciandomi il primo costume che trova.
Appena scendiamo in spiaggia mi stendo al sole mentre lui si tuffa.
"Mi raggiungi?" Mi chiede baciandomi prima di andare.
"Rimango un po' qui, non mi va"
Quando torna poco dopo tutto bagnato lo guardo mordendomi il labbro inferiore ammirando i suoi muscoli scolpiti illuminati dall'acqua.
Si siede affianco a me ma lo scanso per non bagnarmi anche io.
"Dai scema, non costringermi alle maniere forti" ride tentando di abbracciarmi.
Quando ci riesce inzuppandomi il costume mi alzo urlando.
Cerco nella mia borsa un altro asciugamano con cui asciugarmi ma mentre mi piego mi attira facendomi cadere su di sé.
"Questa me la paghi" gli dico cercando di alzarmi di nuovo mentre lui mi trattiene, posandomi una mano sul fondoschiena.
Quando mi abbraccia e inizia a baciarmi perdo le speranze.
"Ok mi arrendo" rido e lo bacio.
"Ehi Mario?" Mi giro di scatto.
Gionata.
"Non ero sicuro che foste voi ma quel lato b è inconfondibile" ride.
Mario lo guarda malissimo mentre io mi ricompongo e vado a salutarlo.
"Chi l'avrebbe mai detto, tra me e Nicolò che cercavamo di rubarcela a vicenda alla fine te la sei portata a casa proprio tu" mi mette un braccio dietro la schiena e mi da un bacio sulla guancia.
Torno a sedermi affianco a Mario che sta diventando rosso di rabbia.
"Parli di lei come se fosse un trofeo" alza gli occhi al cielo per difendermi.
"Dai, tanto alla fine qui quella che ha vinto tutto sono io" rido riempiendolo di baci per farlo calmare prima che scoppi una lite.
"Quanto rimanete? Una sera di queste dobbiamo fare qualcosa insieme"
"Veramente noi..."
"Perfetto" lo interrompo io.
Quando se ne va Mario mi guarda incazzato.
"Perché gli hai detto di sì?"
"Amore rilassati, non puoi litigare con tutti per me" rido sbaciucchiandolo.
"Non mi piace come ti guarda, come ti tocca, sei mia, se cerca di mettersi in mezzo lo faccio fuori"
"Ridillo" gli dico a fior di labbra, prima di baciarlo.
"Cosa?"
"Che sono tua, mi piace"

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