LOL'S POV
Mi gira la testa e mi sento male per l'alcol, mi metto a letto e scoppio a piangere.
"Piccola te lo giuro, su qualunque cosa, non è successo nulla tra me e lei"
"Non riesco più a fidarmi di te, sei cambiato"
"Dimmi come posso dimostrarti di essere sempre lo stesso?"
"Non lo so" lo abbraccio rannicchiandomi contro di lui"
"Ne parliamo domani?"
"Lavoro"
"Dovresti uscire tra 3 ore? Sono le 5, rimani a casa domani dai"
"Devo farlo, lasciami dormire, tra un'ora suona la sveglia"
"Ok, allora dormi" mi bacia la fronte stringendomi a sè.
Quando suona la sveglia sono ancora super assonnata e ci metto un po' ad alzarmi.
"Rimani a casa dai, di che stai male"
"Non posso"
"Hai dormito un'ora, devi riposarti"
"Tanto faccio mezza giornata"
"Ok, ti aspetto a casa, torni per pranzo"
"Penso di si, ma non preparare nulla"
"Va bene" mi da un bacio sulla fronte prima che io me ne vada in bagno a prepararmi.
Come torno in camera lui si è riaddormentato, perciò esco cercando di non fare troppo rumore.
Arrivo al lavoro e sulla mia scrivania ci sono delle foto.
"Per il tuo articolo puoi usare queste" con una faccina felice.
Guardo bene le foto e vedo Mario baciarsi con Maya, in un'altra sono con un gruppo di amici, nell'altra parlano loro due soli e lei gli sorride abbracciandolo.
Scoppio a piangere davanti a tutti cercando di non dare nell'occhio.
E le lancio facendole cadere dalla scrivania.
"Che c'è? Pensavo fosse una buona idea" mi dice Maya facendo spallucce.
Prima di urlarle in faccia me ne scappo in bagno e mi appoggio al muro scivolando e sedendomi per terra.
"Lo fa con tutte" mi dice un'altra, che evidentemente ha assistito alla scena.
Parliamo un po' e cerca di consolarmi, dicendo che si era comportata così anche con lei.
Non ne posso più della situazione.
Torniamo a lavoro e finalmente la giornata mi passa, andandole a sbattere volontariamente e facendole cadere tutto ciò che ha in mano compreso un caffè bollente che le finisce tutto addosso, me ne vado dall'ufficio pronta ad affrontare Mario.
"Come me le spieghi queste?" Gli sventolo davanti al viso le foto che mi ha dato lei.
"Te l'ho detto, ci ha provato con me, l'ho rifiutata"
"Non mi pare che questo sia un rifiuto" gli indico loro due che si baciano.
"Mi ha baciato lei, l'ho respinta"
Lo fisso per un po' senza capire se stia dicendo la verità.
"Senti piccola ti prego" mi prende per i fianchi.
"Non chiamarmi piccola!"
"Devi credermi, guardami negli occhi, ti amo, non te la farei mai una cosa del genere, lo sai, ti prego smettila di pensare che io sia cambiato, sono sempre io, è vero, questi giorni mi sono fatto trasportare troppo dalla cosa e ti chiedo scusa, ma non ti tradirei mai e soprattutto non potrei mai stare con una così"
Annuisco.
"Ok... mi fido"
"Vieni qui, abbracciami e non fare più come ieri ti prego, sono stato troppo in ansia"
"Tu non mi scordare a casa per andare con i tuoi amici, sono contenta che abbia fatto nuove conoscenze, ma ricordati che ci sono anche io"
"Lo so... scusa"
Mi lascio coccolare un po' da lui prima di allontanarmi.
"Siamo qui da un po' e non ci siamo mai fatti un giro insieme"
"Hai ragione, ti va?"
"Si, tanto oggi sono a casa"
"Dovresti mangiare però"
"Dai dopo"
"Amore no!"
"Si, sto bene, dai, muoviti"
Mi cambio mentre aspetto che si prepari, ci mette meno di me e fuma seduto sul letto mentre mi aspetta e inizia a farsi storie allo specchio e come gli passò davanti mi abbraccia e mi bacia la pancia riprendendoci.
Mi chino a baciarlo e lui decide di interrompere prima che diventi troppo.
Gli chiedo di farmi rivedere il video e noto che come sfondo ha una nostra foto vecchissima, una delle prime che abbiamo scattato insieme.
"L'ho messa quando sei andata via, volevo averti vicino"
Gli accarezzo il viso e lo bacio.
"Scusami per aver dubitato di te"
"Non fa niente, mi sono comportato malissimo"
"Usciamo? Possiamo sempre recuperare"Facciamo un giro tra negozi e rimaniamo a cena fuori.
Come torniamo a casa una volta a letto prendo il telefono e ci scatto qualche foto.
"Che fai?"
"Ultimamente non abbiamo foto, dobbiamo provvedere"
"Mmm ok" inizia a provare a fare foto più spinte, ma finiamo a divertirci a scattare foto da stupidi fino a tardissimo.
Veniamo interrotti da una chiamata al suo telefono verso le tre di notte.
Risponde preoccupato prima di chiudere e fissarmi senza sapere come dirmelo.
"Devo tornare in Italia... per il disco... piccola appena posso ti prometto che torno qui"