LOL'S POV
"Perfetto, buona fortuna" mi dice chiudendosi la porta dietro di sè.
Rimango da sola a casa e scoppio a piangere.
Mi rendo conto di star compromettendo la nostra relazione e di star ferendo i suoi sentimenti ma non riesco a fare altrimenti, voglio proteggermi da qualunque altra delusione e fare la stronza è il mio unico modo.
Piango tutto il tempo finché non realizzo di dover fare qualcosa prima che sia troppo tardi.
Cucino qualcosa così che quando torni trovi già pronto per farmi perdonare, ma lui non accenna a tornare a casa.
Lo chiamo diverse volte finché finalmente non sento le chiavi di casa nella serratura.
"Ehi..." gli dico fingendo che non sia successo nulla prima.
Mi avvicino a lui per baciarlo ma mi rendo conto che ha un profumo diverso dal solito, non suo e nemmeno mio.
Subito inizio a pensare che si sia visto con qualcuna e il mio umore cade di nuovo a terra.
"Avevo... preparato ma... non mi va, è tutto pronto però..."
Me ne ritorno in camera e sparisco sotto le coperte.
Lo sento parlare al telefono ma non riesco a capire cosa stia dicendo, sento una data ma non ne sono nemmeno sicura.
"Era tutto buono" mi sussurra abbracciandomi appena arriva anche lui a letto.
Mi volto dandogli le spalle e riinizio a piangere, non riesco ad immaginarlo con un'altra e il fatto che sia qui a fingere che non sia successo nulla e cercando un contatto con me, dopo avermi tradita mi mette i brividi.
Cerco di calmarmi ma mi addormento tra le lacrime, al mio risveglio lui non c'è.
"Sono in studio, chiama quando ti svegli" mi ha scritto su un bigliettino in cucina che ignoro e butto nel cestino con rabbia.
Prendo il telefono e chiamo Nicolò.
"Ti va di divertirti? Non voglio pensare"
Dopo una mezz'ora sono da lui, in poco tempo siamo entrambi fatti e scopiamo finché non siamo esausti.
"Sarebbe divertente se Mario lo scoprisse" mi dice con un ghigno.
Fisso davanti a me con uno sguardo assente.
"Nicolò smettila di pensare solo a lui, non gliene frega un cazzo, ha un'altra"
Sgrana gli occhi guardandomi
"Non è da lui, ti fa da cagnolino, sbava per te, è impossibile"
"Senti, basta parlare" gli dico salendo su di lui per rifarlo di nuovo.
Mi addormento tra le sue braccia e sento una sensazione strana, non capisco se la cosa mi piaccia o mi dia fastidio.
Quando mi risveglio vado in panico pensando che sia tardi e mi rivesto alla svelta mentre Nicolò mi guarda sorridendo e cerca di impedirmelo bloccandomi e facendomi il solletico.
Torno a casa in fretta con la paura che lui sia tornato ma quando entro mi accorgo che di lui non c'è nemmeno l'ombra.
Poco dopo mi arriva una notifica da Nicolò.
Una foto, un po' sfocata, scattata in quel momento: l'immagine della famiglia perfetta, quella che non gli ho potuto dare io, Mario, lei e loro figlio.
Lui è bellissimo e gioca con il bimbo da padre perfetto che sarebbe potuto essere anche per la nostra bambina.
Mi si spezza il cuore vederlo così, mi fa male vedere che preferisce lei perchè con lei ha ciò che con me forse non potrà avere mai.
Mi sento inutile.
Mi appoggio alla parete per non cadere e scivolo rannicchiandomi per terra piangendo.
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