Mi stringe in un abbraccio rassicurante, mentre io lo bacio accarezzandogli una guancia.
"Ti amo, non farti venire strane idee" mi sorride riprendendo a baciarmi.
"Forse è meglio che tu me lo ridica" lo prendo in giro.
"Ti amo?"
"Mmmh si" mi levo la maglietta rimanendo in reggiseno senza smettere di baciarlo.
"Ehi aspetta, non ti fa male?"
"No, mi fa più male non poterti sentire contro la mia pelle, dentro di me, toccarti"
"Ok, se ti fa male dimmelo però" poggia la fronte sulla mia prima di salire sopra di me.
Si stende a prendere i preservativi dal comodino, ma mi guarda demoralizzato.
"Cazzo sono finiti"
"Non mi importa, facciamo senza"
"Sicura?"
"Si, dai Mario su, vieni" lo attiro a me.
Toglie i pantaloni e i boxer prima di far scivolare via i miei slip ed entrare dentro di me lentamente.
Reclino la schiena mentre le sue labbra scendono a baciarmi il collo, mi immobilizza tenendomi le mani e spinge a fondo fino a farmi venire tra i gemiti che non riesco a contenere.
Si stende accanto a me e mi abbraccia.
"Come stai?"
"Benissimo" sorrido con gli occhi chiusi.
Mi addormento senza neanche accorgermene, sto benissimo tra le sue braccia e mi lascio andare facendo prendere subito il sopravvento alla stanchezza.
Quando mi sveglio prendo il telefono come al solito e mi ritrovo dei messaggi dalla ex di Mario.
"Senti comunque dato la tua ostilità nei miei confronti volevo dirti che non ho intenzione di fregartelo, se mi temi così tanto forse i problemi sono tuoi, ed evita di chiamarmi gatta morta che qui l'unica gatta morta che sta con lui solo perché è famoso sei tu, non sono più innamorata di lui, ma per farvi lasciare sarei disposta anche a scoparmelo, fai bene a sentirti una merda perché è quello che sei"
Rimango a fissare il messaggio cercando di capire cosa risponderle.
La lascio in visualizzato aspettando di parlare con Mario appena si sveglia.
"Buongiorno piccola" mi sorride accarezzandomi una guancia.
"Ciao" lo saluto a mezza bocca.
"Che hai?"
"Le hai detto che abbiamo litigato? Avete parlato?"
"Si, le ho detto che ti sei comportata così con lei perché pensavi ci stesse provando, che mi hai detto che ti ha fatta stare ancora più in ansia, nulla di che"
"Mario leggi" gli piazzo il mio telefono davanti al viso.
"Dai, non devi prendertela, è fatta così" cerca di togliermi il telefono dalle mani abbracciandomi.
"Mario davvero? "È fatta così"? Pensi davvero che sia giusto scrivermi queste cose? Ce la fai?" Mi allontano andando in cucina a fare colazione, tutta dolorante da ieri.
Non faccio a tempo a calmarmi che sulle storie di Mario compare una foto di loro due, di quando stavano insieme, ovviamente postata da lei.
"Ma che cazzo ti viene in mente?" Gli chiedo tornando di là.
"Che ho fatto ora?"
"Sei serio? Io non ce la faccio più con te, non è normale cazzo! Ma ti rendi conto?"
"È una foto! Vieni qui, ora ne facciamo una io e te così è tutto apposto"
"Non è tutto apposto"
"Dai! Non costringermi a postare questo video di te che dormi" sorride mostrandomi sullo schermo un video di qualche tempo fa.
"Fai quello che ti pare, non mi interessa"