Non ne posso più

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MARIO'S POV
La guardo mentre si alza e va di là, prima di seguirla per accertarmi che non si faccia del male mi sporgo per cercare nel suo cassetto qualunque cosa tagliente che possa usare, sposto qualche scartoffia e foto e mi ritrovo di fronte una pistola che prendo e mi rigiro tra le mani cercando di capire se sia vera.
"Rimettila a posto" mi dice rientrando in camera spaventandomi.
"Che significa?"
"Nulla, è una pistola, ora rimettila a posto e non ti permettere di frugare tra le mie cose"
Me la strappa dalle mani e la chiude di nuovo nel cassetto.
"Puoi spiegarmi perché abbiamo una pistola in casa di cui io non sapevo nulla?"
"Me l'ha data Nicolò, quando stavamo insieme..."
"E non hai mai pensato di dirmelo perché?"
"Non pensavo ce fosse bisogno, che c'è mi controlli" mi risponde con aria di sfida.
"Si cazzo, ti ho trovata un quarto d'ora fa in bagno con i polsi gocciolanti di sangue, mi permetti di essere spaventato e di aver paura per la tua vita?"
"Non ho intenzione di farmi fuori con quella stai tranquillo"
"Speravo in una risposta diversa"
"Accontentati"
"Ok, hai vinto, vuoi odiarmi? Vuoi prendertela con me? Non vuoi mostrarmi i tuoi sentimenti? Ok, vai, ma ti prego, non farti più del male"
"Non capisci"
"No e vorrei tanto capire, vorrei tanto starti vicino ma non me lo permetti"
"Ti ho detto ciò che voglio, per te non va bene"
"Se è davvero ciò che vuoi" la bacio facendola cadere sul letto e bloccandole le mani con le mie contro il materasso.
"Avevo detto niente baci"
"Comando io" le sussurro.
Dopo averla fatta venire mi allontana e si accende una sigaretta.
"È il massimo che sai fare?" Alza un sopracciglio.
"Nicolò avrebbe fatto di meglio"
"Cerchi di ferirmi per allontanarmi? Mi dispiace, non c'è nulla che potresti fare"
"Che ne dici di questa? Questa ti spaventa abbastanza da starmi lontano?" Prende la pistola e me la mostra caricandola.
"Posala"
"Altrimenti?" ride.
Ha perso il controllo, non so cosa abbia fatto, temo abbia preso qualche farmaco e decido di indagare alzandomi per andare in cucina.
"Appunto, non hai le palle"
Sono davvero al limite, so che lo fa involontariamente, che vuole ferirmi per sentirsi meglio, ma inizia a pesarmi questa situazione. Penso di uscire a prendere una boccata d'aria ma mi sento male al solo pensiero che potrebbe fare qualcosa nel frattempo.
Decido di risponderle sperando di rimetterla a posto.
"No, evidentemente non ho le palle per vedere te che ti autodistruggi e distruggi anche la nostra relazione, hai ragione"
"Ti ho solo chiesto spazio, non sai darmi nemmeno quello"
"La finisci? Non ne posso più di te che te la prendi con me per sentirti meglio, non ho nessuna colpa" le dico quasi in lacrime, questa situazione mi sta distruggendo.
Ricevo solo indifferenza in cambio e quando mi risponde rimango senza parole, speravo di farla ragionare ma diventa tutto sempre peggio.
"Perfetto, se non ne puoi più vattene"

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