"Quando hai finito di fare il geloso mi chiami ok?"
"Non sono geloso, mi da solo fastidio"
"Ma io voglio divertirmi con te! Non me ne frega niente degli altri, su, vieni in piscina e goditi il panorama con me" lo prendo per mano e cerco di convincerlo.
"Ok... aspettami dentro"
Sorrido buttandomi in acqua e appena lo vedo arrivare con due calici e una bottiglia di champagne mi sporgo al bordo per aiutarlo.
"A noi due" mi dice riempiendoli.
Lo abbraccio nascondendo il viso contro il suo collo.
"Non voglio litigare con te per queste cose stupide, non me ne frega nulla di lui, ho te e non potrei desiderare di meglio"
"E Nicolò?"
"Lascia perdere Nicolò, è un capitolo a parte"
"Cioè? Per lui provi ancora qualcosa?"
"No, lui lo uso quando voglio farti incazzare"
"Non farlo più"
"Non farmi incazzare tu" gli rispondo con aria di sfida.
"Ah? Io? Mi pare che qui quella che non si comporta bene sia tu" mi spinge contro il bordo della piscina e mi bacia.
"Mi piace questo lato prepotente, vorrei approfondirlo" scherzo ricambiando il bacio.
"Non sto scherzando, dovrei darti una bella lezione" mi prende in braccio, tenendomi per le gambe.
"Hai ragione, non opporrò resistenza" riprendo a baciarlo mentre entra dentro e accelera facendomi gemere sempre più forte.
Scende a baciarmi il collo e mi lascia qualche morsetto finché lo stringo forte forte a me venendo con lui.
Mi tremano le gambe e mi appoggio alle sue braccia per rimettermi in piedi.
Mi abbraccia continuando a guardare fisso il tramonto e mi coccola facendomi calmare.
"Mi piace litigare con te" mi sussurra.
"Anche a me, dovremmo farlo più spesso" rido girandomi a baciarlo.
"Hai fame? Ho prenotato al ristorante c'è una sorpresa"
"Cioè?"
"Non mettere i tacchi"
"Ok, mi fido" rido e lo bacio di nuovo.
Non riesco a stargli lontana, mi trasmette tranquillità, mi fa sentire protetta, con lui mi sento a casa.
Continuo a baciarlo ripensando a tutto ciò che mi sono persa questi giorni e finiamo per farlo di nuovo prima di andarci a preparare per cena.
Appena scendiamo capisco che qualcosa non quadra dato che ci scortano nel lato opposto al ristorante, mi copre gli occhi e mi trascina per mano finché non mi dice di togliermi le scarpe e i miei piedi toccano la sabbia fredda.
Mi scopre gli occhi e mi ritrovo davanti a un tavolino apparecchiato per due, lontano da tutti, in riva al mare.
Rimango senza parole, l'atmosfera è fantastica, ci lasciano da soli e io mi guardo intorno in silenzio ascoltando il rumore del mare.
"Ti sei proprio superato, cioè hai superato tutti, è la cosa più romantica che abbiano mai fatto per me"
"Ti meriti questo ed altro"
Scoppio a piangere e vado ad abbracciarlo mentre cerca di consolarmi senza capirne il motivo.
"Davvero non dovresti stare con me, sono una persona pessima, riesco solo a farti soffrire e tu sei sempre buono con me, ti amo tantissimo scusa per tutto, io non ce la faccio, ti meriti qualcuno di migliore"
"Mi spieghi che succede?" Mi blocca per un braccio con aria preoccupata mentre sto per scappare via.