La stringo in un abbraccio, lei lo ricambia, piangendo ed affondando contro il mio petto.
"Lo so, ti chiedo scusa, è per quello che dicevo che sarebbe stato meglio stare lontani per un po', perché non voglio cercare di ferirti istintivamente, ti amo, amo te e questo bambino più di qualunque cosa"
Non mi risponde.
Le prendo il mento tra due dita e gli sollevò il viso per farmi guardare negli occhi.
"Ti amo, hai capito? Ti amo, ti amo tantissimo, scusami davvero"
Mi avvicino al suo viso e provo a baciarla, non si allontana, rimane immobile prima di ricambiare il bacio.
La spoglio lentamente, ricoprendola di baci e dandole tutto l'affetto di cui ha bisogno, sperando di rimediare all'altro giorno.
La accarezzo dolcemente e le tengo la mano mentre mi muovo dentro di lei fino a farla venire, senza staccarmi dalle sue labbra.
Non mi sposto nemmeno da lei continuando a sbaciucchiarla finché non mi degna di un mezzo sorriso e mi schiocca un bacio a stampo spostandomi e posandosi sul mio petto.
Le accarezzo i capelli mentre si addormenta, stringendola a me, ma non riesco a prendere sonno, le sue parole mi risuonano in testa.
So che ciò che ha detto era dettato dall'alcol, ma il fatto che lei possa anche solo minimamente pensare quelle cose mi tormenta.
Non dormo per tutta la notte ripensandoci, mi convinco che forse ha ragione, forse non mi merito tutto ciò, non mi merito lei, non merito nostro figlio, nemmeno io me lo perdonerei se trattassi lui come mi sono comportato con lei e mi pento di averlo fatto.
Sono stato un coglione, è vero, l'ho fatto davvero per ferirla e non so davvero cosa mi sia preso, pagherei oro per tornare indietro e rimettere le cose al loro posto ma purtroppo è tardi.
La guardo dormire e mi rendo conto che è tutto ciò di cui ho bisogno per stare bene, che averla qui tra le mie braccia mi rende felice e che darei la vita per vederla sorridere.