"Volevo pensarci un po' su, non sapevo come l'avresti presa" gli rispondo distaccata, non capendo la sua reazione.
"Come dovrei prenderla scusa? Sei incinta!" Viene ad abbracciarmi quasi in lacrime.
"Mario dobbiamo parlarne"
"Sono qui"
"Non voglio mettere al mondo un figlio se siamo in queste condizioni io e te, guardaci, tu che mi costringi a fare quelle cazzo di analisi perché non ti fidi, quando qui quella che non dovrebbe fidarsi più di te sarei io, un bambino non se lo merita di sentirci litigare ogni giorno"
"Scusami, davvero, non dovevo, non ci ho manco pensato che tu potessi essere incinta"
"Lo so, non pensi manco più che io possa stare male e soffrire per qualcosa, ormai non te ne importa più niente"
"No, non è vero"
"Dai Mario basta, ora ammettilo tu, tra di noi si è rotto qualcosa, basta negarlo, non siamo più quelli di prima da quando lei è tornata nella tua vita"
"Ma che dici! Se è cambiato qualcosa di sicuro non è colpa sua, ma delle tue paranoie"
"Mario cazzo ma ti svegli? Realizzi? Ti faccio rileggere il messaggio che mi ha mandato, le mie paranoie come le chiami tu, sono reali!"
"Ma non era seria"
"Bene, ora io sono seria, e me ne vado da qui perché la nostra storia sta diventando una barzelletta, difendi lei? Vuoi lei? Perfetto! Ma non continuare a raccontarmi cazzate e a dirmi che mi ami perché tu non mi ami più già da un po'"
Rimane in silenzio.
"Vedi? Non sai manco cosa rispondermi"
"Senti, io davvero voglio avere questo bambino con te, non mi importa nient'altro, voglio una famiglia con te e l'ho sempre voluta, sei tu che ti stai facendo mille paranoie sul fatto che io non ti ami, per me non è cambiato nulla, è solo un periodo no per lei che presto finirà e tornerà anche tra noi tutto come prima, non posso evitarla o far finta di niente, non è da me e ci starei male, ti assicuro che mi impegnerò di più per far funzionare tutto, ma ti prego, non te ne andare"
"Mario è stato un periodo no anche per me oltre che per lei! Ho passato giorni a letto senza mangiare e senza la forza di alzarmi e tu la prima cosa che hai pensato è stata che mi drogassi! Di me non te n'è fregato nulla e dici che non è da te fregartene delle persone? Non te ne sei nemmeno reso conto! Per te è sempre e solo la droga o un'altra causa, ma io non posso stare male, sono le mie paranoie, smettila di giustificarti così perché non regge, abbiamo litigato su questo fatto almeno dieci volte nell'ultima settimana, dovrei ancora credere che vuoi impegnarti a cambiare? Beh direi che saresti dovuto cambiare già da un po'"
"Scusami, davvero, ti prego"
"Ho paura, non voglio ritrovarmi tra due anni da sola a pensare che non avrei dovuto fidarmi di te e che mio figlio non se lo sarebbe meritato di nascere in una condizione del genere, se devo mettere al mondo un figlio non voglio che soffra"
"Lo sai che ci sarò sempre"
"No, non lo so, lo pensavo, ma mi hai dimostrato tutto il contrario"
