Lo fisso per qualche secondo cercando di capire se sia sincero o no.
Mi fissa con i suoi occhioni dolci e soffermandomici per un po' capisco che é davvero dispiaciuto.
Mi porge la mano e io l'afferro.
"Ok... va bene..." mi autoconvinco a potermi fidare di lui.
Mi stringe forte e mi sbaciucchia.
"Scusami, di nuovo, quella merda non la tocco più"
Annuisco.
"Torniamo dentro?" Mi chiede.
"Mario voglio tornare a casa" gli dico.
"Ok, va bene, torno un attimo dentro, tu aspettami in macchina"
Mi dà le chiavi e io lo aspetto dentro.
Prima di tornare a casa facciamo un giro in macchina.
Queste strade mi ricordano quando ero felice qui con Nicolò.
Come no, ero felice a sapere che mi tradiva, come ora, sto vivendo un deja vu.
Torniamo a casa mia e quando mi infilo silenziosamente sotto le lenzuola mi stringe a sé.
"Dimmi qualcosa, sei così silenziosa... tutto bene?"
"Si..." taglio corto e fingo di dormire.
Ho bisogno di pensare, più cerco di mandare avanti la nostra storia e più c'è sempre qualcosa che non va.
Decido di rimanere qualche giorno qui, lontano da lui, ho bisogno di pensare.
Quando mi sveglio penso ancora alla mia decisione.
Una parte di me sa che ho bisogno di stare con lui e che allontanandomi sarebbe solo peggio, dall'altro ho bisogno dei miei spazi, ho bisogno di pensare.
Quando si sveglia, mi riporta alla realtà.
"Ciao piccola" mi dice con la voce impastata dal sonno.
"Ciao" gli rispondo malinconica.
"Non mi hai perdonato vero?"
"Si invece..."
"Sei tornata distante..."
"Mario io rimango qualche giorno qui"
"No dai, baby perché?"
"Ho bisogno di stare lontana da te..."
"Ti prego" mi scosta una ciocca di capelli dal viso.
"Mario devo pensare"
"A cosa?"
"A noi, a ciò che voglio davvero, se questa situazione mi vada bene"
"Non mi hai perdonato, ok..."
"Mario è un incubo, mi sembra di vivere un deja vu, tradimenti, droga, violenza, mi piaceva stare con te perché eri diverso, ora sei diventato come lui"
"Più ci provo a non deluderti e più sbaglio, mi dispiace"
Mi accarezza i capelli mentre ci guardiamo in silenzio.
"Vado a fare una doccia... poi me ne vado, quando vuoi sai dove trovarmi"
Annuisco.
Mentre è in bagno scoppio a piangere riaddormentandomi abbracciata al cuscino.
Quando mi sveglio lui mi guarda seduto ai piedi del letto con le lacrime agli occhi.
"Piccola non voglio lasciarti" mi sussurra credendo che io stia ancora dormendo.
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