"No, nient'altro... scusami"
"Ti sento solo chiedermi scusa, non sai fare altro, direi che dovresti pensarci prima"
"Hai ragione, ma questa volta davvero non è colpa mia"
"Posso provare a soprassedere su te a letto con Nicolò, ma cazzo lo sai che fumare ti fa male, ci hai sempre sofferto e sai che non sei in una situazione facile e che già la bambina ne ha risentito, cazzo io faccio tanto ma tu te le cerchi" ritorna dentro lasciandomi là fuori.
Rientro anche io con la dottoressa che mi fissa perplessa.
"Tutto bene?" Mi chiede notando anche i lividi e facendomi un cenno verso Mario.
"Si, tutto bene"
Ci informano che è tutto come l'ultima volta è che la bambina sta bene.
Torniamo in macchina e prima di salire a casa spegne il motore e rimane a fissare davanti a sé.
"Non ci posso credere"
"Cosa?"
"Ti rendi conto che se continui a fare uso di droghe può rimetterci la bambina? E anche tu?" Mi rimprovera.
"Mario sei l'unica persona di cui io mi fidi completamente, mi era crollata una certezza, pensavo davvero che ci fossi tu dietro quei messaggi, non me ne importava nulla di me, della bambina, avrei voluto volentieri morire"
"Non ci pensare nemmeno ok? Basta"
"Scusami, non voglio che tra noi finisca" poso la mia mano sulla sua sul volante, ma lui la ritrae.
"Saliamo"
Annuisco e tento di scendere ma lui mi precede venendomi ad aprire la porta per non farmi fare sforzi.
Appena siamo a casa prende i suoi cuscini e li piazza sul divano.
"Perchè?"
"Scusami ma non ci riesco a dormire nel letto in cui ho visto mia moglie farsi scopare da un altro" mi dice con voce carica di rabbia.
Suonano alla porta e va ad aprire lui, quando vedo che c'è Nicolò, ho paura di cosa possa succedere.
"Senti devo... parlare con lei"
"Ma non ci pensare nemmeno, non ti vuole vedere, Nicolò ma come ti viene in mente, sei pazzo, prima fai l'amico, poi ci provi con lei, prima le dici di amarla e poi le fai questo?"
"Mario ero ubriaco e fatto, non capivo nulla, lo so, non dovevo e mi vergogno di averlo fatto, ma ti prego lascia che le chieda scusa"
"Non ho la minima intenzione, se vuoi vederla devi prima passare sul mio cadavere, ti giuro che difenderò mia moglie e mia figlia da qualunque cosa e se ti avvicinerai ancora a loro mi dimenticherò di esserti stato amico e ti farò a pezzi" gli sbatte la porta in faccia e va a buttarsi sul divano.
Piazzo i miei cuscini affianco ai suoi
"Non ci entriamo! Così cadi" mi dice serio, ma poi mi attira a sé per lasciarmi più spazio.
"Così va meglio"
Mi accoccolo a lui che non ce la fa a resistere e mi abbraccia sorridendo in modo malinconico.
"Significa che mi perdoni?" Lo guardo con un sorrisone.
"Significa che ti amo, lo sai, se avessi risposto alle chiamate non saremmo qui a litigare, in più cazzo non riesco a pensare che ti abbia messo le mani addosso, a proposito come stai?"
"Insomma... grazie per prima... con Nicolò...."
"É il minimo"
Cerca di fare il duro mantenendo le distanze ma poi mentre mi sto per addormentare inizia a coccolarmi.
"Mi sei mancato"