Come mi sveglio mi ritrovo tra le sue braccia, sotto le coperte, non mi ricordo nemmeno come ci sono arrivata.
"Ciao" mi sussurra lui posandomi un bacio sulla guancia.
"Ehi" sorrido.
"Scusami per ieri, davvero... sembra che più io ci provo e più sbagli..." mi scosta una ciocca dal viso.
"Non fa niente" gli dico, cercando di convincere anche me stessa.
Cerco di fidarmi di lui, ma non ci riesco, forse sto semplicemente iniziando ad accettare tutto con rassegnazione perché lo amo troppo per non passare sopra alle sue cazzate.
"Hai aspettato tanto? Spero tu non abbia preso freddo... mi dispiace essere arrivato tardi proprio ieri... so che ultimamente lo dico troppo spesso ma... spero di rimediare..."
Annuisco.
"Ok..."
"Sei bellissima..." mi bacia.
"Anche tu" sorrido.
"Vado a fare la doccia, oggi dobbiamo andare a Roma" mi dice, continuando a baciarmi senza accennare a staccarsi da me.
"Ok... faccio un salto a casa mentre tu sei via"
"Sicura?"
Annuisxo.
"Ok Vado" dice svogliatamente e mi bacia di nuovo.
"Oggi non hai voglia eh?" Lo prendo in giro.
"No, se avessimo tempo vorrei togliertelo a morsi questo completino" sorride.
"Lascia stare, è stata un'idea stupida" sorrido malinconica, mentre si alza per buttarsi sotto le docce, rendendomi conto della cazzata fatta, vorrei sentirmi amata da lui, vorrei che mi vedesse ancora bella come prima ma non riesco a credergli, qualcosa si è spezzato, forse non mi ama più, forse ha un'altra.
Prendiamo il treno e rimango in silenzio tutto il tempo, arriviamo e stranamente prende una macchina a noleggio solo per noi invece del solito van.
"È tardi, mi sa che ti tocca venire con me non ce la facciamo a passare in hotel"
"Ok, tu stai tranquillo e fai il tuo instore io ti aspetto a casa mia, prendo la metro"
"Senti no, non mi va di lasciarti da sola" mi dice preoccupato.
"Ehi tranquillo non incontro mica Nicolò, è a Milano" lo prendo in giro.
"Non si sa mai" ride.
Cerco di rispondergli senza ferirlo ma preferisco tacere, ormai non ha quasi più importanza.
Mi perdo nei miei pensieri tanto da non accorgermi che ha sbagliato strada, finché non mi ritrovo nel mio posto preferito, dove venivo quando vivevo qui e volevo stare da sola, glielo avevo mostrato una delle prime volte che siamo usciti quando era qui, da quassù si vede tutta Roma.
Lo guardo senza capire a quest'ora di solito sarebbe stato già in ritardo.
Lui ricambia lo sguardo e scoppia a ridere.
"Hai una faccia" mi prende in giro.
"Non dovresti..."
"No... oggi volevo farti una sorpresa, domani sono impegnato, ma ti porto al tuo ristorante preferito a cena e ti prometto di non fare tardi" sorride.
Mi brillano gli occhi a pensare che abbia fatto una cosa così carina.
"Grazie" gli rispondo, quasi commossa.
"Però stasera c'é un'altra sorpresa"
"Cioè?"
"Devo vedermi con Luke, perciò ho pensato che ti avrebbe fatto piacere rivedere Marina ed Eleonora..."
"Scherzi? Certo!"
"Perfetto, allora stasera ceniamo tutti insieme"
"Ok... ora però voglio stare solo qui ad ammirare il panorama... grazie" appoggio la testa a lui mentre fisso il paesaggio di fronte a me.
Mi coccola senza dire una parola, mi sposto per salire sopra di lui ma lui mi blocca.
"Aspetta, non voglio farlo qui, in macchina,
Ti meriti di meglio"
"Possiamo andare a casa" sorrido.
"No, rimaniamo qui a vedere il tramonto"
"Se non vuoi farlo con me puoi semplicemente dirmelo"
"Ma che dici?" Ride "è solo che siamo in macchina, potrebbe vederci qualcuno, stiamo scomodi, non voglio scoparti come una puttana"
Non gli rispondo.
Rimango in silenzio.
"È tardi, dovremmo andare se ti va ancora..." mi dice quando ormai è già sera.
Annuisco e lui mette in moto.
Appena rivedo le mie amiche mi migliora l'umore, ma poco dopo ci ritiriamo in un'altra stanza a parlare tra di noi ma Marina inevitabilmente mi chiede cosa sia successo tra me e Mario dato che sono molto fredda con lui e rispondo sviando alle sue attenzioni.
"Non lo so... credo che non mi ami più, forse sta con me perché gli faccio pena o forse per lei, vorrei tornare a qualche mese fa ma qualcosa tra di noi si è rotto, non mi guarda più come faceva prima e non posso biasimarlo, sono orrenda, non vuole nemmeno più farlo con me, mi sento una merda, gli faccio schifo, forse ha un'altra"
Guardano entrambe dietro di me, realizzo che lui ha sentito tutto e mi giro incontrando il suo sguardo dispiaciuto.
"Le... pizze sono arrivate"