Lasciarlo andare

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"Niente, non mi sento bene" non ho il coraggio di guardarlo, aspetto che molli la presa e me ne vado di corsa in stanza.
Mi rannicchio sotto le lenzuola e scoppio a piangere.
Non é giusto, mi sento un peso per lui, non dovrebbe star sprecando tempo dietro ad una come me che non può dargli una famiglia, che non lo merita.
Ripenso a quando stavo con Nicolò e penso che io mi stia comportando con Mario esattamente come lui.
Le chiavi nella serratura mi riportano alla realtà.
"Ti prego mi spieghi perché sei scappata così?"
"Mario stai sprecando tempo, mi dispiace dirtelo ora, ma io non ti merito, non mi merito di essere trattata così, non è giusto per te, davvero se vuoi ti compilo quelle carte appena siamo in Italia e ti lascio libero di trovarti qualcun'altra giusta per te perché davvero mi dispiace per te, potresti avere chiunque vuoi, sono fortunata ad averti qui al mio fianco, ma tu ti meriti molto meglio"
"Ma che stai dicendo?" Ride prendendomi il viso tra le mani.
"Sono seria"
"Allora, ora ti calmi un attimo, ti asciughi le lacrime, vieni fuori e andiamo a mangiare perché ho fame e nel frattempo parliamo di questo tuo crollo inutile"
"No, davvero, mi sento una merda"
"Beh non devi sentirtici"
"Sei il ragazzo perfetto, io ti faccio solo soffrire, come dovrei sentirmi?"
"Non è vero, vieni qui" mi attira a se facendosi abbracciare.
Rimango stretta a lui per qualche minuto senza muovermi, ha la capacità di calmarmi all'istante, mi porge un fazzoletto per asciugarmi le lacrime, ma guardandomi allo specchio mi accorgo di essere un casino.
"Non posso uscire così"
"Ok, togli il trucco, sei bella comunque"
"Non esco senza"
"Siamo solo io e te, smettila di trovare scuse"
"D'accordo, dammi dieci minuti" mi chiudo in bagno cercando una scusa per rimanere in camera.
"Lascia la porta aperta, non mi fido"
Alzo gli occhi al cielo cercando di perdere tempo.
Quando finalmente sono pronta mi aspetta seduto sul letto.
"Andiamo?" Mi prende per mano.
Annuisco svogliatamente e poi lo abbraccio.
"Come fai a sopportarmi?" Gli chiedo stringendomi forte a lui e lasciandomi coccolare.
"Non è poi così difficile"

Finalmente riusciamo a farci la nostra cenetta super romantica a lume di candela ma io non ce la faccio, mangio poco, parlo poco, lo guardo con occhi sognanti, potrei essere la ragazza più felice del mondo e invece mi sono sempre comportata in modo pessimo con lui, l'unico modo che riesco a pensare per farlo stare davvero meglio è lasciarlo andare ma non ho nemmeno il coraggio di farlo.

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