Va bene così

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"La fai finita?" Mi abbraccia da dietro sbaciucchiandomi.
Non gli rispondo, non mi va più di litigare dato che non ottengo nulla.
"Devo andare in studio, vieni con me? Così sei tranquilla?"
"Non mi va, tranquillo, grazie per avermelo chiesto, ma non ho voglia di uscire"
"Sicura?" Annuisco indifferente.
Rimango tutto il giorno a letto, mi chiama diverse volte per sapere come io stia ma riattacco subito liquidandolo con qualche scusa.
"Stasera c'è una serata a cui siamo stati invitati, muoviti a prepararti" sorride baciandomi, appena torna.
"Portaci lei no?"
"Che cazzo dici?" Ride facendomi il solletico.
"Non può? Non vuole?"
"Ma che me ne frega di lei?"
"Strano, ultimamente sembra di fregartene più di lei che di me"
"Non è vero" mi bacia dolcemente salendo su di me.
"Mi manchi" lo stringo forte a me.
"Anche tu, ti fai troppe paranoie, smettila di mettere questo muro tra di noi"
"Mi faccio paranoie perché ti amo"
"Anche io ti amo piccola, non dimenticartelo" riprende a baciarmi mentre inizio a spogliarci.
"I preservativi" gli dico ricordandomene.
"Non li abbiamo, mi sono dimenticato"
"Non fa niente?"
"Non fa niente, non lo volevamo un bambino noi?" Mi sorride scendendo a baciarmi il seno.
Annuisco sorridendo.
Finiamo per rifarlo di nuovo e quando finiamo siamo quasi in ritardo per uscire.
Non so che mettere, mi guardo allo specchio provando diverse cose ma nulla mi convince.
"Sei comunque bellissima, di cosa ti preoccupi" mi chiede abbracciandomi.
"Questo mi piace" mi dice all'ennesimo vestito.
"Mi va largo"
"L'ho detto io che ti sei dimagrita, tu ti vedi perennemente male"
Faccio spallucce provandone un altro che finalmente mi sta bene.
"Sei pronta?" Mi urla un'ora dopo, mentre sono impegnata a truccarmi in bagno.
"Si, arrivo"
"Dovrò starti addosso tutta la sera per evitare che gli altri ti guardino troppo" mi sorride baciandomi.
"Non mi dispiacerà" gli rispondo a tono.
Arriviamo al locale e lui raggiunge i suoi amici tenendomi stretta a sé, passiamo tutta la serata insieme e ballo con lui, sembra tutto perfetto fin quando non va a prendere da bere lasciandomi sola, lo attendo ballando da sola ma vedendo che dopo venti minuti non torna mi faccio strada tra la folla verso il bar e non lo vedo.
Mi guardo in giro, lo cerco tra la gente senza trovarlo, fin quando non lo vedo, poco più in là, con il bicchiere in mano, tranquillamente abbracciato a lei.
Rimango impietrita, non so manco io cosa fare, non voglio fare una scenata e mi limito ad uscire dal locale per prendere una boccata d'aria e ragionare a mente lucida.
Sento che qualcosa si è rotto tra di noi ed è irrecuperabile, lei si è messa in mezzo ed è praticamente impossibile far tornare le cose come prima tra di noi, non voglio nemmeno litigare, non mi importa più nulla, se è quello che vuole lui, va bene così.
Prendo un taxi e mi faccio riportare a casa.
Scrivo un messaggio veloce a Mario e spengo il telefono.
"Non mi sento bene, sono tornata a casa, non volevo disturbarvi, torna quando vuoi"

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