"Devo muovermi, devo consegnare un articolo per domani" dico rivestendomi con la prima tuta che trovo e sedendomi per terra di fronte al tavolino col mio computer davanti
"E decidi di iniziarlo oggi? Non è da te..." si riveste anche lui e si siede sul divano dietro di me, facendomi un massaggio alle spalle
"No, infatti era finito"
"E?" Cerca di studiarmi, confondendomi le idee con qualche bacetto sul collo.
"Niente"
"Non vuoi dirmelo? Ok, la prendo sul personale"
"No... reagiresti male"
"Cioè?"
"Una stronza l'avrà trovato nel mio pc e l'ha spacciato per suo..."
"Che merda"
"Già... ma eccomi qui, non devi farmi fermare da queste cose"
"E il tuo capo?"
"A quanto pare è la dura legge di sopravvivenza tra le vipere di New York"
"Posso fare qualcosa per aiutarti?"
"Hai qualche idea su cosa potrei scrivere?"
"Potresti scrivere di due ragazzi che si amano e che fanno tanto buon sesso, potremmo sperimentare e poi scrivi di noi" mi abbraccia da dietro continuando a baciarmi, cercando di distrarmi dal mio lavoro.
"Mario!" Rido.
"Hai ragione... scusami, ok mettiamoci al lavoro, pensiamo" fissa lo schermo per qualche secondo rimanendo abbracciato a me e poi caccia una delle sue idee pazzesche aiutandomi a scrivere tutto l'articolo.
"Cazzo se ti amo, grazie" lo guardo commossa quando finisco, scrivo la mia firma e lo invio alla direzione.
"E di che!"
"Mi hai salvato il posto, te ne sono debitrice"
Si china a baciarmi e io mi volto mettendomi in ginocchio.
"Un'idea per sdebitarmi la ho" sorrido guardandolo maliziosamente.
"Fingerò che tu sia molto in debito con me" scherza.
Lo guardo per tutto il tempo mentre gli abbasso i pantaloni e i boxer e lo faccio venire.
"Grazie ancora" gli dico rannicchiandomi contro di lui sul divano mentre mi bacia.
"Figurati, se questo posto ti rende felice ti aiuto altre mille volte"
"Non lo so"
"Cosa?"
"Sono scappata qui perché pensavo di rendere felice te, ma tu sei qui e io sono felice, o almeno credo di esserlo, ma tu no, non è questa la tua vita, sei qui per me e io ti limito perché stai mettendo da parte la musica"
"Non ci pensare ok? Se ce ne sarà bisogno torno in Italia e poi ritorno il prima possibile da te, fidati di me, ce la possiamo fare, noi due superiamo tutto, pure la distanza, ma tu non devi scappare facendoti mille pare ok?"
Annuisco nascondendo il viso contro il suo collo e riempiendolo di bacini.
Mi coccola un altro po' prima di baciarmi la fronte e alzarsi.
"Vado a fare la spesa? Non hai niente in frigo"
"Io non mangio"
"Non se ne parla! Ti cucino io e riprendi a mangiare, oppure mi offendo"
"Mario le hai viste le altre"
"E allora? Sei la più bella"
"E la più grassa"
"Piccola ti sei dimagrita tantissimo, smettila di farti questi complessi, lo vedi anche tu che le altre ti invidiano"
"Si, perché ho il ragazzo perfetto, che mi manda i fiori al lavoro, super premuroso, menomale che ancora non sanno che è anche bellissimo...."
"Anzi no, pensavano che stessi con Nicolò" aggiungo ridendo.
"Come??"
"Mi hanno vista salutarlo l'altro giorno, si è presentato con tanto di auto di lusso con l'autista"
"Beh non posso competere"
"Non ci serve, vinceresti a mani basse"
"Ho i miei dubbi"
"Io no, vedi, anche tu ti paragoni agli altri"
"Che c'entra, lui ha sempre un posto nel tuo cuore"
"Non è vero, nel mio cuore ci sei solo tu"