Continuiamo a litigare mentre il citofono suona fin quando non lo convinco ad andare via.
"Mario basta smettila, è la mia cazzo di vita, lascia decidere me cosa voglio farne, basta fare l'eroe, te ne devi andare, è casa mia, vuoi capirlo?"
"Ok, non chiamarmi dall'ospedale però" se ne va incazzato sbattendo la porta.
Apro il portone dell'atrio a Nicolò e penso a dove poter mettere il telefono per riprenderlo.
Poso il telefono in registrazione video su una mensola nascosta tra i libri, lontana in modo da prendere tutta la sala e una videocamera in camera, so che Nicolò sarà arrabbiatissimo, ho paura, ma devo affrontarlo.
Appena entra mi rendo conto che la situazione è peggio di quanto pensassi.
"Dove cazzo sta? Dov'è?" Va in giro per la casa alla ricerca di Mario.
"Se n'è andato? Cazzo non ha manco le palle di farsi trovare e ti lascia da sola"
"La foto era vecchia Nicolò..."
"E dovrei crederti? Eh?" Mi prende per il collo bloccandomi al muro.
"Sei solo una puttana, fai schifo, tu e quel deficiente senza palle"
Mi sferra uno schiaffo sonoro in viso e inizia ad urlarmi contro i peggiori insulti.
Mi brucia la faccia dagli schiaffi e mi sanguina il labbro, cerco di farlo smettere facendogli resistenza e colpendolo a mia volta ma fallisco minimamente e mi deride per il mio tentativo fallito di ribellarmi
"Dove pensi di andare?" Ride respingendomi verso il muro con un colpo al torace.
"Nicolò ti prego" gli dico allo stremo delle forze, non riesco più a respirare, ho un dolore fortissimo al petto e spero che tutto ciò finisca, non mi importa morire o sopravvivere, voglio solo che la smetta.
"Cosa ti prego? Dovresti inginocchiarti per pregarmi meglio"
"Nicolò no"
Mi fa cadere prendendomi per i capelli e inizia a sbottonarsi i jeans per farmelo prendere in bocca ma lo interrompe il rumore delle chiavi nella serratura e la porta che si spalanca facendo apparire davanti a noi Mario.
È un fascio di nervi, ancora più incazzato di come l'ho cacciato e quasi mi fa paura.
"Ti ha detto di no, lasciala stare!"
Nicolò scoppia a ridere.
Li osservo tremante per terra mentre cerco di respirare nonostante io senta un peso enorme sul petto.
Nonostante so che se non fosse intervenuto Mario non me la sarei cavata bene, ce l'ho con lui per essere intervenuto, gli avevo detto di farsi i cazzi suoi ed è qui lo stesso.
"Che cazzo ci fai qui? Ti sei finalmente degnato di venirla a difendere? Devo farti vedere come sono fatte? Dato che manco hai avuto le palle di farti trovare"