"Buongiorno" mi risveglia riempiendomi di bacini.
"Ciao amore" lo bacio mentre mi stringe a sè, accarezzandomi la schiena delicatamente.
Rimango a guardarlo senza dire niente, mi ero dimenticata quanto fosse bello svegliarmi con lui al mio fianco.
"Tra poco arriva Nicolò" gli dico triste, scostandogli una ciocca di capelli dal viso.
"Lo so, se rimango qui? Ci trova insieme e ti lascia stare?"
"No Mario, no"
"Ok, hai fame? Facciamo colazione?"
"Vieni qui, non voglio perdere nemmeno un attimo" lo attiro a me e lui riprende a baciarmi.
Si toglie i boxer e fa scivolare i miei slip entrando lentamente, mi tiene le mani e si china a darmi baci sul collo mentre cerco di contenere i gemiti.
Veniamo entrambi e si stende affianco a me attirando il mio corpo al suo.
"Mi manchi" mi dice baciandomi la testa.
"Vorrei svegliarmi con te tutti i giorni"
"Prima o poi Nicolò si stancherà di me, ce lo vedo in astinenza?" Rido prendendo il telefono e controllando i messaggi.
"Davvero? Ancora non..."
"Ma secondo te? Non provo nulla per lui, ho solo te in testa"
"Ti prometto che prima o poi finirà tutto ciò, staremo solo io e te, scegli tu dove, non mi interessa se Roma, Milano, New York, voglio che tu sia felice perché te lo meriti"
"Mario sono fortunata ad averti, davvero, ti amo tantissimo"
Vengo distratta da un messaggio sullo schermo del telefono.
"Ho appena preso il treno, tra 3 ore sono lì" da Nicolò.
"Ok" rispondo.
"Abbiamo ancora qualche ora" sorrido mettendomi a cavalcioni su di lui e riprendendo a baciarlo.
"Sei bellissimo, gli dico accarezzandogli una guancia, voglio farti una foto" prendo il telefono e inizio a paparazzarlo.
Me lo ruba dalle mani e inizia a fare foto anche a me, che mi copro cercando di non far vedere nulla negli scatti.
Mi butto su di lui abbracciandolo e riprende a farci selfie.
Mi innamoro di uno in particolare in cui io tengo gli occhi chiusi e sorrido mentre lui mi bacia la fronte, ma mentre le stiamo riguardando tutte il mio telefono impazzisce ne invia una tramite whatsapp.
Si vede la mia mano intrecciata alla sua e i suoi addominali scolpiti, apro la chat e mi rendo conto di averla inviata a Nicolò.
Provo ad annullare l'invio del messaggio, ma compare la spunta blu.
"Cazzo Mario te ne devi andare"
"Che cosa? Così ti ammazza? No!"
"Gli dico che è vecchia la foto, ma tu devi sparire, se rimani qui fa fuori entrambi"
"Senti non me ne importa, non gli permetto di farti del male"
"Mario ti prego"
"Non se ne parla"
"Metto qualche fotocamera, se mi fa del male lo denunciamo, ok? Ma ti prego, vai via"
"E se non fai in tempo a denunciarlo? Cazzo no piccola, io non ti lascio"
"Per favore, fammene uscire da sola, non voglio metterti in mezzo"
"Non se ne parla"
"Mario dai! Sono seria, devi lasciarmi decidere"
"Senti, io ci tengo a te, non voglio, non posso lasciarti qui e sapere che lui è un pazzo e tu non sai difenderti"
"Ehi, devi stare tranquillo" gli accarezzo il viso cercando di calmarlo.
"Non sto tranquillo, non ce la faccio"
"È tutto ok, ti prego, peggiori solo le cose"
"Lo capisci che è capace di ammazzarti cazzo? Lo capisci? Come faccio a stare calmo? Solo l'idea che possa farti del male mentre io non ci sono mi uccide, preferisco che mi ammazzi lui sapendo che tu stai bene e non sapere di non aver fatto nulla per te"
Il citofono ci interrompe.
"Mario te ne devi andare cazzo!"