Sempre peggio

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Mi sveglio stretta tra le sue braccia, con la sua testa appoggiata alla mia e cerco di spostarmi senza svegliarlo mentre inizia a fare giorno e dalla finestra entrano i primi raggi di sole.
Mi lascia andare senza opporre resistenza e coprendomi con la sua maglietta di ieri sera finita per terra nella foga di spogliarci, esco sul balconcino a godermi l'alba.
Le barche passano lente per fare rifornimento ai ristoranti e ai negozi e sembra che tutto il resto sia immobile.
Passano i primi traghetti e i turisti iniziando dopo poco ad andare in giro.
Mi rendo conto di essere davvero fortunata ad essere qui, a godermi lo spettacolo comoda mentre chi in strada con i trepiedi delle macchinette fotografiche e gli zaini pesanti prende posizione per vedere e fotografare lo stesso panorama.
Rientro per prendere il telefono e scattare qualche foto e mi rendo conto che Mario è sveglio e mi sta guardando.
"Ciao amore buongiorno"
"Ehi" mi chino su di lui per baciarlo.
"C'è un'alba stupenda, volevo fare qualche foto"
"Mmm certo, poi torna a letto"
"Si, aspettami" torno fuori e faccio qualche scatto prima di tornare da lui quando ormai è giorno.
"Fammi vedere" mi dice prendendo il mio telefono quando mi sdraio accanto a lui per rivedere le foto.
"Sono davvero belle" inizia "ma mai quanto queste" ride mostrandomi le foto che mi ha scattato lui dal letto, senza che me ne accorgessi.
"Sei davvero bravo, mi scatti sempre foto stupende senza che me ne accorga" le guardo, rendendomi conto che sono una più bella dell'altra.
"So come prenderti" mi sussurra attirandomi a sé.
"Mi sembra un'allusione? O sbaglio?" Lo prendo in giro baciandolo, cercando di non fargli capire che anche io lo desidero più di ogni altra cosa.
Lo facciamo di nuovo e ci riaddormentiamo per un po' prima di scendere a fare colazione.
"Cosa hai in mente per oggi?" Gli sorrido prendendogli la mano e portandomela al viso per baciargliela.
"Andiamo un po' in giro? Magari ti compro qualcosa di bello per stasera?"
"Ne ho tante di cose in valigia fortunatamente, anche se non mi hai avvisata" gli lancio un'occhiataccia.
"Qualcosa che non ti metta a disagio e che non ti faccia pensare di aver bisogno di coprirti?"
"Mmmh ok forse si"
Passeggiamo un po' e per pranzo ci fermiamo ad un ristorantino tranquillo prima di ricominciare il giro.
Mario si impegna tanto ad aiutarmi a cercare qualcosa che mi piaccia e quando mi mostra un vestito assolutamente mio stile che potrebbe starmi mi brillano gli occhi.
Mi accompagnano al camerino e quando guardo allo specchio finalmente mi piaccio abbastanza, la pancia non si nota e mi risalta le forme al punto giusto.
Guardo il cartellino e il prezzo è esagerato, per cui quando mi chiede come mi stia mento e gli dico che non mi fa impazzire.
Si affaccia al camerino prima che io possa toglierlo e rimane incantato a guardarmi.
"Esci, fammi vedere"
"No Mario, non va bene"
"È perfetto per te, ti sta benissimo" mi abbraccia da dietro, guardando il nostro riflesso allo specchio mentre mi bacia il collo.
"Allora? Perché non ti piace?"
"Mi ingrossa non vedi? Qui" gli indico i fianchi.
"Ma cosa dici?"
"No dai, non mi convince"
"Perché non lo prendiamo comunque? Piace a me, mi piace da impazzire come ti sta e so che piace anche a te sotto sotto, ti vedo più sicura"
"No Mario dai non è il caso"
"Ok, ho capito, ehi non posso farti un regalo? Che c'è solo Nicolò può viziarti?"
"Siamo già qui, sono con te, mi rendo felice, non c'è bisogno di altro"
"Bene, lascia che io ti renda felice anche con questo" mi bacia "tanto sto facendo un regalo anche a me stesso dato l'effetto che mi fai"
"Scemo"
"Davvero, mi piace vederti sicura di te stessa, ti si legge dagli occhi quando ti senti bella"
"Non me l'aveva mai detto nessuno" rido "mi stai dicendo che con te non posso manco mentire?"
"Già esatto, allora? Dai toglilo che andiamo alla cassa"
"Mario sicuro? Io non ne ho..."
"Smettila, decido io"
"Ok... però devi promettermi anche una cosa"
"Dimmi"
"Ora passiamo da una parte che voglio farti un regalino anche io" mi mordo il labbro guardandolo.
"Ho paura di te ma va bene" ride.
Mi cambio e dopo aver pagato usciamo.
Lo porto in un negozio di intimo e gli dico di aspettarmi fuori, ma dopo aver preso troppe cose da provare cercando di non fargli vedere nulla dall'entrata me lo ritrovo affacciato in camerino mentre sto provando.
"Ho chiesto alla commessa dove fossi, sei sparita" mi dice in modo innocente, rimanendo impietrito appena apre leggermente per vedere che fine avessi fatto.
"Doveva essere una sorpresa!" Rido.
"Cazzo direi che mi sarebbe piaciuta" mi mangia con gli occhi.
Il suo sguardo brucia su di me, come mi abbraccia sento la sua erezione contro di me e quasi mi viene voglia di spogliarlo qui dentro.
"Muoviti chiudi la porta" gli ordino iniziando a baciarlo.
Mi slaccia il reggiseno mentre armeggio con i suoi jeans ridendo, ma mi blocca appena in tempo.
"No ehi, sei matta" scherza tirando su la zip.
"Dai so che lo vuoi" gli faccio gli occhioni dolci cercando di convincerlo.
"Si, ma non qui"
"Dai! È il camerino è bloccato, non ci vede nessuno" sussurro riprendendo a baciarlo.
"Rivestiti e torniamo in hotel, ma non ti serve questo" mi bacia dolcemente.
"Volevo solo farti una sorpresa, tutto qui" distrugge il mio entusiasmo e guardandomi allo specchio finisco per sentirmi una stupida per aver pensato di essere sexy ai suoi occhi con quei completini nonostante io sia incinta.
Come faccio a pensare di potergli piacere anche così? Mi tormenta il fatto che andando avanti sarò sempre peggio e gli piacerò ancora meno.
Quasi scoppio a piangere e divento silenziosa tutt'un tratto.
Lo caccio dal camerino perché non vedo l'ora di togliermi queste cose di dosso e rivestirmi.
Compro la cosa più semplice che io abbia provato giusto per non uscire senza niente e lo raggiungo fuori dal negozio senza dirgli nulla finché non torniamo in hotel.

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