Ci vedrebbero tutti

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Lo ricerco per tutta la casa finché non lo trovo in veranda e corro ad abbracciarlo.
"Baby che hai?" Gli chiedo sedendomi su di lui.
"Nulla..."
"Mi hai fatto preoccupare"
"È tutto ok, torna a dormire, sei stanca"
"Vieni pure tu no?"
"No, non ho sonno"
"Ok, allora ti faccio compagnia"
"Non dovresti" mi sposta una ciocca di capelli dal viso.
"Si invece"
"Senti domani mattina devo ripartire, scusami"
"Tutto bene?" Gli prendo il viso tra le mani, preoccupata.
"Camilla ha fatto un incidente, mi hanno chiamato prima"
"Camilla?"
"Mh mh... è grave"
"Mario siamo qui, io e te, a 15 ore di distanza e tu pensi alla tua ex?"
"Baby è grave, lo so, scusami, ma non posso fregarmene, stava avendo problemi con il ragazzo e voleva vedermi, mi ha chiamato ma quando le ho detto che ero qui ha riattaccato e poco dopo mi ha chiamato la polizia"
"Ma cosa c'entri tu?"
"Siamo rimasti in buoni rapporti, lo sai"
"Già... o forse non ti ha mai dimenticato e cerca di mettersi in mezzo"
"No, fidati, non è così"
"Beh ok... allora vai, torniamo alla normalità in cui non possiamo nemmeno vederci tranquillamente con te che dopodomani dovrai partire, soltanto perché la tua ex ha fatto un incidente! Benissimo"
"Perchè tu per Nicolò non hai fatto la stessa cosa? Con la differenza che a me lei non ha mai fatto del male come Nicolò a te"
"Perfetto, ok, allora andiamo! Se queste sono le le tue priorità"
Torno su e butto tutte le mie cose confusamente in valigia.
Mario cerca di venirmi a parlare ma io non gli rivolgo mezza parola.
"Beh possiamo partire anche ora se vuoi, tanto che ti importa, lei è più importante di poter passare un ultimo giorno con me" gli faccio una scenata in lacrime, andando a portare le mie valigie in macchina.
"La smetti? Ok non fa niente, rimaniamo qui"
"Per poi rinfacciarmelo? No, beh io sono pronta, andiamo dalla tua amichetta no?"
"Non è la mia amichetta"
"Qualunque cosa sia, a quanto pare preferisci lei"
"Mi sento in colpa! Stava venendo a parlare con me! Che sono qui con te! Non esisti solo tu"
"D'accordo, ora andiamo? Voglio tornare a casa"
Rimaniamo in silenzio per tutto il viaggio.
In aereo fingo di dormire mentre guardo l'alba su Los Angeles, questo viaggio è stato bellissimo ma tremendo, non abbiamo fatto altro che litigare e pensare che dopo sarà anche peggio e che i prossimi giorni nemmeno ci vedremo così spesso mi rende malinconica.
Appena atterriamo a Milano chiamo un taxi.
"Così tu puoi andare direttamente da lei" gli dico secca, prendendo le mie valigie.
"Ehi aspetta"
"Che c'è?"
"Ci vediamo dopo a casa?"
"Vado in hotel, ti ricordo che qui non possiamo farci vedere insieme"
"Dimmi il nome e dopo passo allora ok?"
"No Mario, questo é esattamente il motivo per cui sarei voluta rimanere lì, qui non possiamo stare insieme, te ne sei dimenticato"
"So anche che non ce n'è mai fregato nulla e che stai usando questa scusa per evitarmi dato che te la sei presa"
Faccio spallucce.
"Baby domani sera c'è una festa per l'uscita del disco, vorrei tanto che ci fossi"
"Non posso, ci vedrebbero tutti"
"Smettila di usare questa scusa ok?"

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