LOL'S POV
"Baby tutto ok? Sono fuori, tra un'ora abbiamo il treno, dobbiamo ripassare a casa e..."
"Arrivo" gli rispondo fredda.
"Tutto bene?"
"Si, si, arrivo"
Saluto velocemente Nicolò, ancora in imbarazzo per il bacio che ci siamo scambiati prima ed esco a testa bassa, trovandomi Mario davanti.
"Ehi" forzo un sorriso.
"Ehi, volevo entrare ma... non so ecco.. che reazione avrebbe avuto"
"Sicuramente non buona"
"Tutto ok? Sei strana" Mi scosta una ciocca di capelli dal viso.
Odio il fatto che riesca a capirmi così bene da accorgersi quando qualcosa non va.
"Va tutto bene" cerco di fingere.
Mi prende il viso e mi da un bacio che mi toglie il fiato, se non fossimo nel corridoio di questa clinica finirei a spogliarlo, mi toglie tutti i dubbi che avevo appena uscita dalla camera di Nicolò e mi ricordo perché ho sempre preferito Mario.
"Andiamo?" Mi chiede.
"Aspetta, ancora un po'" sorrido baciandolo di nuovo.
Mi sento in colpa anche solo per aver pensato per un attimo di aver cambiato idea.
Mi fa ridere posandomi qualche bacio a stampo sulle labbra mentre mi dice che non vede l'ora di salire sul treno e chiudersi in bagno con me per farlo.
La porta della camera di Nico si apre e compare lui che ci osserva.
"Ti sei dimenticata il telefono" mi dice indifferente e me lo sbatte in mano prima di guardare Mario e tornare dentro.
Ci rimango un po' male e penso che forse non doveva vederci.
"Andiamo? È tardi" dico a Mario trascinandolo via, rovinando la sintonia che c'era tra noi prima.
Rimaniamo in silenzio per tutto il tragitto dalla clinica a casa e poi da casa mia al treno, mantenendo le distanze da lui e tenendo la faccia schiacciata contro il finestrino come un bimbo che guarda fuori.
Rompe il ghiaccio lui che appena il treno parte prende la mia mano e intreccia le sue dita alle mie guardandomi senza dire nulla.
Sorrido posando la testa sulla sua spalla e ripensando a Nicolò mi sento dannatamente in colpa.
"Non è colpa tua ok?" Mi bacia la fronte.
Ogni tanto penso mi legga nella mente, forse è per questo che mi trovo bene con lui.
"Lo so, ma dovevamo evitare"
"Non potevamo sapere che ti eri dimenticata il cellulare" ride sbaciucchiandomi.
"Hai ragione, è ancora valida la proposta del bagno?" Scherzo alzandomi alla ricerca della toilette.
"Sei matta"
"Lo hai proposto tu" lo trascino con me.
Chiudo a chiave e inizio a baciarlo.
"Ehi calma" mi sussurra bloccandomi.
"Vuoi farlo perché lo vuoi tu, oppure perché non vuoi pensare?" Mi guarda negli occhi cercando di trovarci una risposta.
"Entrambe"
"Io direi più la seconda, possibile che tu non lo abbia ancora dimenticato? Dopo tutto ciò che ha fatto?"
"L'ho dimenticato... è che..."
"Che è successo prima?"
"Niente Mario"
"Ti ho sentita! Ho sentito che gli dicevi che non potevi, che se non fosse per me saresti di nuovo tra le sue braccia, perciò spiegami"
"Mario è vero, lo sai anche tu, se non fosse che amo te sarei di nuovo con lui, lo sai"
"Che cosa è successo?" Scandisce le parole aspettandosi da me una risposta senza giri di parole.
"Mi ha baciata..."
"E tu stai così per quello? O perché ci ha visti?"
"No ehi! Ti assicuro che non è per quello, o meglio, ci ho pensato i primi secondi dopo essere uscita da lì, ma tu..."
"Io?"
"Smettila di fare il paranoico, non riesco più a provare nulla nei suoi confronti da quando ci sei tu, baciando te mi sono resa conto che non potrei mai cambiare idea, sei la persona che voglio affianco a me e nessuno potrebbe farmi cambiare idea"
"Fino a qualche mese fa eri a letto con lui però"
"Non c'entra nulla"
"Ti prego piccola dimmi cosa c'è che non va, dimmi cosa ha lui più di me, qual è il problema? Ti giuro che se posso fare qualcosa per farti cambiare idea, per prendere completamente il suo posto nel tuo cuore, ti giuro che mi impegno a farlo, ma ti prego, apriti con me perché non ne posso più di rincorrerti sempre dietro a lui"
