Per fermarlo

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LOL'S POV
Appena torno in hotel Nicolò mi apre la porta e mi guarda schifato appena entro.
"Dove cazzo sei stata vestita così? Per quale cazzo di motivo giri vestita da puttana?"
"È un vestito normale"
"Non è un vestito normale, fai prima a non vestirti"
"A me piace"
"Beh a me no, vedi di vestirti decentemente specialmente quando esci senza di me"
"Nicolò stai esagerando"
"Che cazzo hai detto?" Mi tira uno schiaffo forte.
"Nicolò che cazzo ti prende?" Lo guardo con gli occhi carichi di lacrime.
"Non ti devi azzardare ad uscire così hai capito?" Mi prende il viso tra le mani facendomi male, scoppio a piangere e cerco di andarmene ma mi strattona per un braccio facendomi cadere e sbattere un fianco al comodino.
"E ti sta pure male, sei troppo grassa per questi vestiti così stretti"
"Nicolò basta, smettila"
"Decido io quando basta hai capito?" Mi tira un altro schiaffo prima di riuscire a liberarmi di lui e chiudermi in bagno.
Scoppio a piangere e mi rannicchio per terra contro il muro.
Mi addormento lì e mi risveglio a notte tardi, mentre Nicolò già dorme.
Scrivo velocemente a Mario per tranquillizzarlo e mi infilo silenziosamente sotto le coperte e me lo ritrovo poco dopo ad accarezzarmi il fianco che mi fa male.
"Scusa per prima, sono geloso"
"Nicolò hai esagerato, ora lasciami dormire"
"Scusami, ti amo" mi abbraccia da dietro iniziando a palparmi e appoggiarsi contro di me.
"Nicolò ho sonno"
Non risponde e si gira dall'altro lato.

Quando mi sveglio Nicolò è già uscito.
"Sono in studio, stasera abbiamo un live devi assolutamente venire"
Gli rispondo che va bene.
"Torni per pranzo?" Gli chiedo.
"No, tu non mangiare troppo che stai ingrassando, dovresti darti una regolata"
Visualizzo senza rispondere e scrivo a Mario che voglio vederlo.
"Sono in studio, torno subito a casa, nel caso aspettami lì"
Ho davvero bisogno di stringerlo a me e sentirmi di nuovo bene, con Nicolò ormai non sto tranquilla, ho paura.
Vado in bagno e realizzo che sono piena di lividi.
Cerco di coprire l'occhio nero con correttore e fondotinta ed esco con la tuta per andare da lui e cerco una scusa per non spogliarmi dato il livido enorme sul fianco e sul braccio.
Quando arrivo a casa lui ancora non c'è ma torna pochi minuti dopo con i miei dolcetti preferiti.
"Ciao baby, come stai?" Mi abbraccia appena mi vede.
"Ehi" non gli rispondo.
"Che è successo? Ti vedo giù"
"Nulla, il ciclo"
"Fa male? Ti preparo la borsa dell'acqua calda?"
"No, vieni qui" mi siedo sul divano e lo trascino con me, poggiandomi alla sua spalla.
Mi posa una mano sul ventre massaggiandomi per farmi stare meglio.
Quasi piango pensando a quanto sia premuroso nei miei confronti.
"Prendo una coperta ok?" Mi bacia la testa alzandosi e andando di là.
"Mangia qualcosa, sono i tuoi preferiti" sorride tornando con la coperta e il vassoio di dolci.
"No grazie, ho già fatto colazione"
"Non è vero, dai su"
"No, davvero, non posso mangiare queste cose, sto ingrassando di nuovo"
"Smettila, sei stai benissimo così, non metterti strane idee in testa"
"È la verità"
"Non è vero" mi sbaciucchia facendomi ridere.
"Mi manchi" gli dico cercando le sue labbra.
"Anche tu, tantissimo, pensarti con lui mi fa impazzire"
"Vorrei poter tornare indietro, davvero"
"Non si può, ma prima o poi tutto ciò finirà"
"Guardiamo un film? Come ai vecchi tempi?"
Annuisce prendendo il pc sul tavolino davanti al divano e dandomelo per farmi scegliere il film.
Mi rannicchio contro di lui per guardarlo e finisco per addormentarmi.
Come mi risveglio stirandomi mi si solleva la maglietta mostrando il livido sul fianco.
"Che cazzo è questo?"
"Niente Mario, ho solo sbattuto"
"Davvero? Piccola dimmi la verità" mi tiene il mento per farsi guardare negli occhi.
"È la verità" cerco di fargli credere ma non riesco a sostenere il suo sguardo e capisce da solo.
"Ti avevo detto di chiamarmi" mi stringe forte forte consolandomi mentre sono ormai in lacrime.
"Non hai il ciclo vero? Era solo per nasconderlo?"
"Già... ci stavo riuscendo"
"Sapevo che qualcosa non andava, cazzo"
"Mario sto bene"
"Non stai bene e non sto bene io a sapere che è violento con te" mi guarda con gli occhi pieni di lacrime.
"Piccola non so perché l'abbia fatto, ma tu non ti meriti questo, torna qui, scappiamo, ce ne andiamo lontano da tutti finché smette di cercarti, torniamo a New York, ti piaceva no? Ci facciamo una vita lì, ricominciamo da zero"
"No, è tutto ok, tanto verrebbe a cercarci anche lì"
"Non è tutto ok" mi bacia "tu non hai idea, farei qualunque cosa per te, vederti così mi fa male"
"Ssh sto bene"
"Avresti dovuto dirmelo"
"Poi avrebbe fatto del male anche a te"
Non mi risponde, continua a coccolarmi con il film che va avanti da solo in sottofondo.
Vorrei che questo momento durasse per sempre, solo io e lui, il suo profumo, le sue mani tra i miei capelli e le sue labbra contro le mie, è tutto così perfetto e mi fa dimenticare ciò che mi aspetterà una volta tornata in hotel.
"Devo andare" gli dico accorgendomi che è tardissimo.
"No, ti prego, non andare, rimani"
"Non posso, stasera Nicolò ha un live e vuole che vada anche io"
"Davvero? Hanno invitato anche me"
"È una trappola, vuole vedere come ci comportiamo vedendoci"
"Rimani in hotel, appena posso me ne vado e ti raggiungo, fingi con lui di avere il ciclo e di sentirti male"
"No, andiamo entrambi e facciamo finta di niente, così si leva ogni dubbio, fingiamo di odiarci"
"Ok..."
"Così ci lascia perdere, domani ci vediamo però" sorrido baciandolo prima di alzarmi.
"Ti amo"
"Anche io... grazie per oggi, mi serviva"
"Cioè? Cosa?"
"Tutto, mi fai sentire bene"
"Ci provo con tutto me stesso" sorride tornando ad abbracciarmi.
"Marietto mi lasci?" Scherzo cercando di staccarmi da lui.
"Scusami, ci vediamo stasera, almeno ti tengo d'occhio" mi schiocca un bacio prima di accompagnarmi alla porta.
Mi faccio coraggio e torno in hotel, ancora non è tornato, inizio a prepararmi e quando torna sono pronta.
"Vado a cena con gli altri, vieni anche tu?"
"No dai, vi raggiungo dopo"
"Dai, ti prego"
"Non ho fame Nico, non fa niente"
"Vengono pure le altre ragazze, non puoi mancare"
Alzo gli occhi al cielo.
"Va bene, sono pronta comunque"
È fastidioso, mi sovrasta ogni volta che tento di aprire bocca e sminuisce ciò che dico, smetto di parlare per tutta la cena e non mangio nemmeno per paura che possa dirmi qualcosa.
Appena arrivati al locale mi metto in disparte e mi illumino appena vedo Mario dall'altro lato della stanza.
Guarda fisso nella mia direzione e mi tiene d'occhio.
Vorrei andare da lui, ma Nicolò si insospettirebbe troppo.
Mentre lui è sul palco Mario mi manda un messaggio.
"Vediamoci fuori, tanto non se ne accorge"
Sento lo sguardo di Nicolò fisso su di me anche se siamo lontani, ho paura che si accorga della mia assenza.
"Mario meglio di no"
Visualizza senza rispondere.
Fortunatamente ho rifiutato perché poco dopo Nicolò torna a controllarmi.
"Tutto bene?" Mi bacia mettendomi un braccio alla vita.
Lancio un'occhiata a Mario che da lontano non ci stacca gli occhi di dosso.
"Si, tutto bene" gli rispondo secca, cercando di liberarmi dalla sua stretta, che inizia a farmi male dove ho sbattuto.
"Torno tra poco" mi dice lasciandomi lì per tornare sul palco.
"Chi è quello lì in fondo che non ti perde un attimo d'occhio?" Mi chiede la ragazza di Dylan.
"Il mio ex..."
"Per un attimo ho temuto si scagliasse contro Nicolò" ride.
"Fidati, lo temo anche io"
"Che succede con Nicolò? Non sembrate felici"
"È una storia complicata" fingo un sorriso, non mi va di parlare dell'argomento con una che ho conosciuto pochi minuti fa.
Riprendono il live e quando finalmente finiscono scendono dal palco e Nicolò viene a ballare con me.
Sembra tranquillo fin quando non inizia a strusciarsi prepotentemente a me dandomi fastidio.
Mi blocca facendomi con le mani ai fianchi fancendo pressione sul livido tanto da farmi cacciare un urlo e girarmi di scatto verso di lui.
"Andiamo in bagno" mi sussurra all'orecchio baciandomi il collo.
"No Nicolò non mi va"
"Dai, che c'è ti è passata la voglia di ieri di fare la zoccoletta da quattro soldi? Lascia che ti ricordi come ci divertivamo noi due"
"Ti ho detto che non mi va" cerco di liberarmi dalla sua presa mentre lui inizia ad urlarmi contro.
"Che succede?" Sento la voce di Mario dietro le mie spalle.
"Che cazzo c'entri tu? La vuoi lasciare in pace? Sta con me ora, fattene una ragione, preferisce me a te, basta" gli si scaglia Nicolò contro.
"Mario lascia perdere, non ti riguarda"
Mi lancia un'occhiataccia.
"Te ne devi andare" gli dico più convinta.
"Che c'è? Non hai sentito?" Lo intima Nicolò prima di andargli contro e prenderlo a pugni.
Fortunatamente Mario si riprende in tempo e inizia a gonfiarlo di botte prima di lasciarlo a terra esausto.
Lo guardo con le lacrime agli occhi e vorrei abbracciarlo ma non posso farlo lì davanti a tutti.
Ci guardiamo per un attimo e se ne va.
"Non dovevi metterti in mezzo" gli scrivo poco più tardi, mentre siamo tutti intorno a Nicolò che inveisce contro Mario mettendo il ghiaccio sul viso.
Appena siamo soli io e Nicolò, lui se la prende con me.
"Hai visto che coglione? Tu gli vai ancora dietro? Cazzo non hai fatto nulla per fermarlo sei solo una puttana"

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