Passiamo tutta la giornata a letto, mangiamo chiacchierando e finiamo per addormentarci entrambi su un film come ai vecchi tempi.
"Rimani qui, dai" gli dico quando è tardi.
"Sicura?"
"Voglio stare con te, voglio che tu dorma qui stanotte"
"Va bene piccola, per stanotte si può fare" mi sorride.
Dormiamo appiccicati, non voglio staccarmi un secondo da lui, più stiamo insieme e più capisco che è l'uomo della mia vita, che lo amo da impazzire e che lui ama me, non vedo l'ora che questa bimba nasca per condividere con lui ogni momento.
"Domani dobbiamo svegliarci presto, ho la visita alle 10" gli dico piano, quando già quasi si è riaddormentato.
"Non vedo l'ora di vederla" mi risponde sussurrando "mi dispiace che l'ultima volta io abbia fatto tutta quella scenata"
"Sssh non devi scusarti, è tutta colpa mia se sei in questa situazione assurda, a volte ci penso, come fai a stare ancora con me nonostante tutto, nonostante Nicolò e Gionata, ti meriti una vita normale, una ragazza perfetta, non di doversi vedere in hotel per paura di essere scoperti"
"Ehi, baby sei la persona più bella e più intelligente che io abbia mai conosciuto, mi dispiace solo che quei due non lo sappiano, ma in fondo è meglio per me" sorride contro la mia guancia prima di mordermela delicatamente.
"Sono fortunata ad averti qui con me, non smetterò mai di dirtelo"
"Adesso dormi ok? Che è tardi"
"Ehi guarda che non sono tua figlia" Rido accarezzandogli il viso.
"Faccio le prove per quando dovrò mandare a letto lei" sorride e mi bacia.
"Sarai bravissimo, ne sono certa"Apro gli occhi prima che suoni la sveglia.
Mi giro a guardare Mario che dorme ancora beatamente avvinghiato a me.
"Marietto devo alzarmi" gli sussurro cercando di svegliarlo.
"Mmmh" mi stringe ancora di più.
Mi fa ridere, è dannatamente tenero.
"Che ore sono?"
"Le 8.00, tra un'ora e mezza dobbiamo essere in ospedale"
"Ok, abbiamo ancora mezz'ora" mi bacia salendo sopra di me.
"Pensa a tutto il tempo che potremmo passare così quando saremo su una spiaggia deserta io e te" ricambio il bacio, mettendomi comoda.
"Potrei farci un pensierino" mi sorride, baciandomi il collo e scendendo sul mio seno a darmi piccoli morsi.
"Smettila" rido quando inizia a farmi solletico.
"Sei bellissima" mi sussurra.
"Non è vero"
"Oh si invece"
"Zitto, lo dici solo per farmi felice"
"E chi lo dice? Se non fossi la futura madre di mia figlia, vorrei che tu lo fossi" scherza riprendendo a baciarmi.
"Che scemo che sei" rido.
"Dai che dobbiamo andare" mi tira qualche sculacciata leggera.
"Mmm vado a fare una doccia, vieni con me?"
"Solo se è un invito a scopartici nella doccia" mi prende in giro.
"Era sottointeso" lo
Guardo maliziosamente mentre mi avvio improvvisando una camminata sexy.
Quando mi raggiunge mi spinge col viso contro la parete e mi bacia una spalla mentre mi afferra per i fianchi.
Entra dentro stando attento a non premere la mia pancia contro il vetro senza smettere di baciare la mia pelle bagnata.
Il rumore dell'acqua che scorre su di noi copre i miei gemiti, cerco la sua mano poggiata sul vetro per reggersi e lasciamo l'ombra delle nostre mani intrecciate nella condensa.
Reclino la testa per baciarlo quando sto per venire e lui affonda ancora di più dentro di me liberandomi in una scarica elettrica che mi fa tremare le gambe.
"Ti amo daddy" rido appoggiandomi a lui e tornando a fare la doccia.
"Ti amo anche io" mi bacia.
"Dovremmo muoverci"
"Lo so, dai vieni" mi aiuta ad insaponarmi, mi abbraccia e mi accarezza.
Amo quando si prende cura di me, mi fa sentire speciale.
Lo stringo forte e rimaniamo così per un po' prima di uscire e vestirci.
Arriviamo in ospedale appena in tempo, in macchina è davvero emozionato, mi prende la mano e me la bacia mentre guida concentrato e ai semafori si gira verso di me per guardarmi e farmi qualche coccola.
Appena ci ricevono lui inizia a fissare lo schermo mentre mi stringe forte la mano.
"Ehi ma non è che gli fa male così" dice al dottore quando preme sulla mia pancia con il macchinario per l'ecografia.
Rido tranquillizzandolo, ma lui non sembra molto convinto
Quando finalmente la vede praticamente per la prima volta lo guardo e mi accorgo che ha gli occhi lucidi.
Rimane tutto il tempo in silenzio, chiedo se sarebbe pericoloso prendere l'aereo e nonostante il dottore ci risponda che non c'è nessun rischio e che la bimba sta benissimo, non proferisce parola.
"Tutto bene?" Gli chiedo in macchina, ma non risponde, forse nemmeno mi sente, è distratto e non riesco a capire cosa lo stia turbando così tanto.
"Beh allora vado" mi dice dopo avermi accompagnata in hotel.
"Vai?"
"In studio"
"Vengo con te! Non ho nulla da fare"
"No, meglio di no"
"Non lo hai chiuso il disco? Non esce la prossima settimana?"
"Si" annuisce.
"Mario che succede? Perché mi stai ignorando?"
"Niente... niente lascia perdere"
"Dimmi, ti prego"
"Tu non hai paura? Senti io non so se sono in grado di crescerla"
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