Ti amo

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"Mario io..." ormai sono in lacrime, mi alzo per andarlo ad abbracciare e non riesco a staccarmi da lui.
"Ti amo tantissimo piccola" strofina il naso contro il mio e mi bacia dolcemente.
"Mario devo dirti una cosa" mi stacco da lui continuando a fissare le sue labbra desiderando di baciarle di nuovo.
"Dimmi"
"Prima dammi un altro bacio"
Sorride e ricongiunge le sue labbra alle mie.
"Allora?"
"Ti ho mentito... non ricordo granché, non volevo farti stare male, non volevo che soffrissi, ultimamente ho un po' finto con te, ma oggi mi sono resa conto che ciò che avrei dovuto provare da qualche parte dentro di me esiste e prima o poi inizierò a provare gli stessi sentimenti di prima per te, dopo tutto ciò che hai fatto dirti la verità era il minimo, puoi anche odiarmi, lo capirei"
"Perchè dovrei prendermela con te?" Mi scosta i capelli dal viso "non è colpa tua"
"Non lo so, ma non voglio perderti"
"Sono qui"
"Anche io" scherzo "Grazie davvero, di tutto"
"E di che, grazie a te per non essere scappata con Nicolò" ride.
Mi sento terribilmente in colpa.
"Adesso scapperei volentieri con te, di là" lo bacio e lo trascino prendendolo per mano.
"Aspetta baby, faccio i piatti e arrivo"
"Dai li facciamo dopo" insisto
"Cinque minuti, aspettami di là"
"Allora ti aiuto"
"Non ci penso nemmeno, aspettami di là" ride prendendomi un piatto di mano.
"Non devo fare tutto tu"
"Piccola, sei uscita l'altro giorno dall'ospedale, già ho intenzione di farti stancare tra poco, almeno i piatti posso farli io"
"Salterei volentieri a te che mi fai stancare" gli lancio un'occhiata.
Mi cambio mettendo qualcosa di più sexy e torno da lui in cucina.
Mi guarda e sorride mentre finisce e poi viene da me.
"Dov'era amo rimasti?" Mi abbraccia iniziando a baciarmi il collo.
"Vieni" lo porto in camera e mi siedo sul letto facendolo avvicinare a me.
Gli slaccio la cinta e gli abbasso i jeans mentre sbottona la camicia e lo afferrò per la molla dei boxer facendolo cadere in ginocchio su di me così da stare più comoda.
Lo guardo mentre glielo prendo in bocca e non distolgo lo sguardo da lui finché non viene.
Si china per baciarmi accarezzandomi delicatamente e si sposta facendomi girare.
Mi tiene i capelli di lato ed entra da dietro mentre mi riempie la schiena di baci.
"Ti prego continua" gli sussurro tra i gemiti mentre mi trattiene facendomi poggiare la schiena al suo petto tenendomi per il collo.
Accelera fin quando non veniamo insieme e quando riprendi fiato reggendomi a lui mi lascio scappare un "ti amo"
"Cazzo non intendevo... scusami" gli dico scappando in bagno non sapendo cosa dire.
"È tutto ok, stai tranquilla"
"Speravo di dirtelo pensandolo davvero non..."
"Piccola smettila, non ti preoccupare" viene a baciarmi.
Mi porta a letto e si sdraia iniziando a parlare con la mia pancia.
"Noi dobbiamo ancora sceglierti un nome piccolina"
"É verooo hai qualche idea?"
"Non lo so, tu che dici?" Mi accarezza il pancione amorevolmente e mi ci posa qualche bacio.
Mi rendo conto che mi sto innamorando follemente di lui, penso sia bellissimo mentre é impegnato a parlare con nostra figlia e non vedo l'ora di guardarlo mentre la tiene in braccio e gioca con lei.
Improvvisamente sento un colpetto da dentro e Mario si gira verso di me.
"Era lei?"
"Si" gli dico commossa.
Mi bacia super emozionato.
"Cazzo non mi sembra vero" sorride con gli occhi lucidi.
"Nemmeno a me piccola"
"Voglio fare di nuovo l'amore con te Mario" gli accarezzo le labbra appena si allontana da me.
"Anche io"

Dopo averlo fatto di nuovo mi addormento tra le sue braccia.
Quando mi sveglio Mario non c'è, ma trovo un messaggio da parte sua.
"Ciao amore sono in studio, ci vediamo dopo, non volevo svegliarti, buona giornata, chiama quando ti svegli"
Vado in cucina e trovo la colazione pronta.
Scrivo a Nicolò un messaggio.
"Non ce la faccio, è vero che non amo Mario ma mi sto rinnamorando giorno dopo giorno sempre più di lui e voglio andare avanti"
"Sei da sola?" Mi risponde subito.
"Si"
"Sto arrivando, devo parlarti"
"Di cosa?"
"Devo dirtelo a voce"
"Ok"
Attendo in ansia Nicolò fin quando non suona al campanello.
"Allora?"
"I messaggi di insulti, per cui hai cercato di farla finita, l'account che ti tempestava di messaggi, l'ip viene da casa tua, ora o te li sei sempre mandati da sola, cosa di cui dubito fortemente, oppure è stato Mario"

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